Moria di cefali, Gaspari fiducioso contro le «cassandre»

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Sabato, 4 Settembre 2010

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La moria di cefali sulla spiaggia a nord del porto non preoccupa affatto il sindaco Giovanni Gaspari, che attende al contrario sereno i risultati delle nuove analisi ad opera degli organi competenti. Un’attesa che nel frattempo scatenerà nuove polemiche tra l’amministrazione comunale e coloro che lo stesso sindaco definisce «cassandre».

«Non abbiamo bisogno di sollecitazioni», sentenzia il primo cittadino. «Il sindaco è responsabile sanitario dell’ente che governa. Quando il Ragnola creò problemi qualche settimana fa non aspettai l’ambientalista di turno per agire. Già il giorno stesso ero in Municipio a scrivere all’Arpam».

Ecco allora che la famigerata “cassa di colmata”, vicino alla spiaggia dell’avvenimento, torna prepotentemente al centro dell’attenzione: «E’ stato fatto di tutto e di più», continua Gaspari. «Abbiamo controllato le acque, in entrata e in uscita. Due anni fa accadde un evento simile e si disse che la colpa poteva essere attribuita ad un batterio. Vedremo. Aspettiamo i risultati».

PS: Dopo i gufi ora le cassandre (anche se il plurale suona in modo improponibile). Se questo evento fosse accaduto il 15 agosto e i cefali non fossero spiaggiati “casaualmente” presso la cassa di colmata ma ad esempio davanti allo stabilimento la Medusa il Sindaco non sarebbe stato così spavaldo e avrebbe certamente provato a cercare ben altre argomentazioni.

E’ comunque inevitabile Sig. Sindaco dover accogliere le “sollecitazioni” dato che sono proprio i cefali morti ad essere ora la sollecitazione più evidente ! (Riego Gambini)

Commenti dei lettori

Credo si debba essere accorti ai termini utilizzati e ai simboli ai quali si fa riferimento. Mi spiego meglio.
Cassandra, figlia di Priamo, non corrispose all'amore di Apollo, sicché ne ebbe il dono della profezia, non quello di essere creduta.Cassandra, quindi, non era una visionaria il cui dire fosse senza fondamanto, anzi...la maledizione stava nel non essere creduta.Quindi, se in zona vi sono delle "Cassandre", forse è il caso di ascoltare cosa abbiano da dire!
Inoltre, credo che il primo cittadino più di ogni altro, debba essere accorto alle sollecitazioni e agli stimoli che giungono dai suoi concittadini, poiché egli non è un "capo", ma un rappresentante che ha ricevuto la fiducia e quindi deve porre ascolto e anche confrontarsi con coloro che hanno voluto, eleggendolo, che li rappresentasse.
Io non abito a San Benedetto del Tronto, ma sono affettivamente legata a quel luogo che ritrovo ogni estate e vorrei che ricevesse attenzioni e "cure" consapevoli. Ovviamente non mi riferisco soltanto a San Benedetto, ma ad ogni luogo di questo pianeta. Ciò non fa di me un'ambientalista o un'ecologista: semplicemente un individuo consapevole che l'ambiente siamo noi.

Inviato da: Anna Teresa Iaccheo - 05/09/2010 13:12

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