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ANCONA – Blocco del traffico, Donati si ammorbidisce. La bozza di decreto proposta dall’assessore regionale all’Ambiente lo scorso venerdì 22 ottobre, che prevedeva il divieto di circolazione per tutto l’inverno di quasi la metà dei veicoli (il 44% ndr), compresi moto, motorini e veicoli commerciali, per mettere un freno alle polveri sottili, sarà rivista e corretta.
La svolta si è avuta ieri nell’incontro a Palazzo Raffaello con i rappresentanti dei Comuni. I sindaci sono andati all’attacco e Sandro Donati è stato costretto a fare dietrofront sia sulla data d’inizio del decreto che sui veicoli: partirà infatti a metà novembre e non ai primi del mese, mentre resteranno fuori i veicoli diesel Euro 3 e 4 anche senza filtro antiparticolato. Non solo, lo stop non varrà più, come sembrava in precedenza, per tutta la giornata, ma verranno decretate delle fasce orarie.
I sindaci, capitanati dal presidente dell’Anci Mario Andrenacci sono andati anche oltre: hanno chiesto di rimandare il decreto di un anno (proposta bocciata), di spostare il traffico pesante dalla statale Adriatica all’A14 e finanziamenti regionali per cartellonistica e bollini blu (entrambe le decisioni dovrebbero essere prese oggi). I tempi dovranno essere rapidissimi, la prossima settimana i consigli comunali dovranno ratificare il decreto.
Ma c’è chi mette in guardia la Regione anche su un altro aspetto. A sentire Riego Gambini di meteorivierapicena.net le Pm10 non sono sono provocate solo dal traffico: «Anche gli impianti cittadini di riscaldamento giocano un ruolo molto importante, altrimenti risulterebbe difficile spiegare il motivo per cui, in primavera e in estate, il livello medio di queste polveri nell'aria si riduce sensibilmente. Inoltre dopo mesi di quasi completa indifferenza, solo ora che sono in arrivo sanzioni amministrative della Comunità Europea che colpiranno la Regione Marche, il problema sta per diventare un'emergenza». (Simone Mozzoni - ilsegnale.it)
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