San Benedetto del Tronto - Quindici sacchi di rifiuti e la gomma di una ruota di camion: questi i rifiuti portati a riva dal fiume Tronto e raccolti ieri mattina dai volontari di Legambiente, protezione civile e guardie ecologiche della Sentina.
La campagna dedicata alla prevenzione del rischio idrogeologico, è promossa da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile e realizzata nelle Marche in stretta collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile. I volontari si sono impegnati nella pulizia di un tratto della foce del Tronto, nell’area protetta della Sentina.
Sono stati raccolti e rimossi bottiglie di vetro e plastica, pezzi di ferro, lattine, vasi, occhiali da sole, residui di contenitori di polistirolo e un grande pneumatico ormai quasi sepolto dalla marea.
L’iniziativa è stata l’occasione per svolgere una concreta azione di pulizia, ma anche per riappropriarsi come cittadini di un’area dal grande valore ambientale come quello della Sentina.
E’ stata anche l’occasione per sottolineare il fondamentale nesso tra manutenzione del fiume e sicurezza dei cittadini. “La mitigazione del rischio idrogeologico comprende anche una concreta attività di cura e manutenzione delle aree fluviali - sottolinea Francesca Ottaviani, portavoce di Operazione fiumi -. I disastri ambientali che vedono protagonisti i corsi d'acqua italiani sono spesso la conseguenza dell’incuria dall'uomo nella tutela dei nostri fiumi”.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Sisto Bruni, presidente Legambiente di San Benedetto: “Con questa giornata di volontariato ambientale abbiamo voluto dimostrare quanto sia importante la manutenzione lungo tutto il corso del fiume. Oggi infatti abbiamo raccolto rifiuti che il corso dell’acqua ha trasportato durante il suo percorso e che sono finiti proprio nella riserva naturale. Un’area di grande pregio ambientale che deve essere tutelata e valorizzata come una risorsa per il nostro territorio”. (corriereadriatico.it)
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