E' stato istituito il programma europeo di monitoraggio della terra (Gmes). L'UE ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il relativo regolamento (che entrerà in vigore fra venti giorni) che stabilisce le norme per l'esecuzione della sua fase iniziale di operatività durante il periodo 2011-2013.
Il monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (Gmes) nasce da un'iniziativa nel settore del monitoraggio della terra guidata dall'Unione e realizzata in collaborazione con gli Stati membri e con l'Agenzia spaziale europea (Esa). Tale iniziativa ha lo scopo primario di fornire - sotto il controllo dell'Unione - servizi informativi che consentano l'accesso a dati e informazioni precisi in materia ambientale e di sicurezza e che rispondano alle esigenze di un ampio ventaglio di utenti. In tal modo, il Gmes dovrebbe favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d'innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico nel campo dell'osservazione della terra. E dovrebbe essere uno strumento di primo piano per sostenere la biodiversità, la gestione degli ecosistemi e la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento a essi.
Dunque per conseguire l'obiettivo in modo sostenibile l'Ue cerca di coordinare le attività dei diversi partner che partecipano al Gmes, nonché sviluppare, stabilire e gestire una capacità di osservazione e di fornitura di servizi nel rispetto delle limitazioni di sicurezza nazionali ed europee pertinenti.
Una serie di servizi volti a garantire l'accesso alle informazioni nel settore del monitoraggio atmosferico, dei cambiamenti climatici a sostegno delle politiche di mitigazione e di adattamento, del territorio, dell'ambiente marino; nonché la gestione delle emergenze e la sicurezza. Attraverso osservazioni spaziali sostenibili e mediante installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra.
L'esecuzione della fase iniziale di operatività del Gmes dovrà essere coerente con le altre politiche, iniziative e gli altri strumenti pertinenti dell'Unione, in particolare con le politiche in materia di ambiente, sicurezza, competitività e innovazione, coesione, ricerca, trasporti, concorrenza e cooperazione internazionale, con i programmi europei del sistema globale di navigazione satellitare e con la protezione dei dati personali. I dati Gmes, inoltre, dovranno assicurare la coerenza con i dati spaziali di riferimento degli Stati membri e sostenere lo sviluppo dell'infrastruttura per l'informazione spaziale nell'Unione. In più, il Gmes dovrà integrare il sistema comune di informazioni ambientali (Seis) e le attività dell'Unione nel settore della risposta alle emergenze.
L'Ue istituisce una dotazione finanziaria di 107 milioni di euro per l'intera durata della fase iniziale di operatività e prevede di integrare la dotazione con un importo di 209 milioni di euro nell'ambito del tema spazio del settimo programma quadro per le azioni di ricerca. (Eleonora Santucci - greenreport.it)
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