Stasera (ieri sera) a Ballarò erano attese le scuse per l’ “affronto” (!) della settimana scorsa, la-famigerata- strada-Bonifica-sta-in-Abruzzo-Teramo-cosa-c’entra-SanBenedetto. Come era stato due anni fa con la Grüber e “La via dell’amore” (con sindacogaspari lancia in resta contro la fellona, al rogo al rogo), anche ora siamo schizzati tutti per aria, giornalisti, politici, bravicittadini, pensatori, opinionisti, candidandi, storici, geografi, bellagente… Il meglio del convento.
E scuse ci sono state. Ma en passant, a chiusura di un serissimo ragionamento civile, da queste parti incomprensibile a quanto pare, o molto secondario. Evidente che a noi brava gente non c’interessava salvare quel poco di bosco lungo la Bonifica (che già hanno cominciato a tagliare, anche se Crozza pensa d’averlo salvato), tanto meno rimettere sotto la lente l’annoso irrisolto problema di sfruttamento e degrado morale. C’indignavamo per l’ignoranza (altrui), per il prestigio offeso, per il danno turistico e bla bla bla… Da qui lo strillazzare a gran voce la pretesa di scuse incondizionate, le Marche sono le Marche l’Abruzzo è l’Abruzzo! Mica c’ha sfiorato il pensiero che avremmo dovuto l’altra settimana ringraziarlo, il Crozza, d’aver ritirato fuori una faccenda che andrebbe risolta con intelligenza e partecipazione, altro che tagliare alberi scomodi e scandalizzarsi se si parla in TV(!) di prostituzione “di confine”. Non avendolo capito, anzi essendoci platealmente offesi – per un errore di centimetri - il bravo comico con garbo e classe ce lo ha fatto pesare. En passant, come le scuse.
Magari non abbiamo riso ma che soddisfazione! Lavata l’onta, l’orgoglio è salvo. Il zozzo sta in Abruzzo. E domani ognuno correrà a prendersi il merito: giornalisti, politici, bravicittadini, pensatori, opinionisti, candidandi, storici, geografi, bellagente. Il meglio del convento. Marchigiani, si capisce.
Ah, Crozza abbi pietà di noi. (Pier Giorgio Camaioni)
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