ANCARANO – Alberi tagliati lungo la Bonifica del
Tronto, in un appezzamento di terreno di circa due
ettari e mezzo nel territorio di Ancarano. A
testimoniarlo le associazioni ambientaliste Wwf,
Lipu e Pro Natura che hanno individuato l’area sia
attraverso immagini aeree del Portale Cartografico
Nazionale e Google Earth, sia con riprese e foto
fatte direttamente sul posto. Il video testimonia
una vasta area in cui la vegetazione è stata
completamente rasa al suolo: arbusti, canneti e
tronchi di salice dal diametro di decine di
centimetri tagliati di netto.
Il sito, lungo 450 metri per 55 metri di larghezza,
si trova nel comune di Ancarano, al confine est con
Controguerra. Le foto aeree consentono di stabilire
che almeno fino al 2006 l’area era per metà coperta
da una copertura arborea.
Le associazioni ambientaliste, nel corso di una
conferenza stampa tenutasi a Pescara hanno mostrato
anche articoli di alcuni quotidiani in cui
l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Di Paolo
parlava di “taglio della vegetazione intorno e lungo
le sponde” (24 settembre) e del disboscamento lungo
la Bonifica, con la relativa suddivisione dei
compiti fra i vari enti e la superficie esatta su
cui sarebbe intervenuto il Consorzio di Bonifica (28
ettari), precisando che “è stata campionata un’area
di tre ettari per preventivare i tempi di
intervento”.
“Questi articoli – hanno affermato i rappresentanti
delle tre associazioni – non sono mai stati smentiti
e solo dopo l’11 ottobre, quando il caso è diventato
di dominio nazionale a seguito del rilancio delle
associazioni ambientaliste, alcuni Enti hanno
cambiato rotta nelle dichiarazioni”.
“Lungo il Tronto – ha aggiunto Dante Caserta,
consigliere nazionale Wwf – c’è stato un intervento
con molti alberi tagliati e questo, grazie alle foto
che mostriamo, è un dato incontrovertibile. Alcuni
enti hanno in questi giorni smentito il taglio di
alberi lungo la bonifica del Tronto. A questo punto
ci dovrebbero spiegare chi sono gli autori di questo
intervento che è avvenuto in una zona visibile a
tutti. Ovviamente ci muoveremo per accertare chi ha
agito e se chi ha realizzato questo intervento abbia
avuto tutte le autorizzazioni del caso. Intanto, ci
pare evidente che non sia un lavoro per il taglio da
legna, visto che gli alberi sono stati buttati di
lato e diversi tronchi lasciati a terra sul terreno.
Chi sarà stato? E per quale motivo? Attendiamo
spiegazioni”.
Il Wwf, nel frattempo, assieme alle altre
associazioni ambientaliste, al Coordinamento per le
piste ciclabili dell’Abruzzo teramano e
all’Associazione On The Road rilanciano una serie di
proposte concrete per riqualificare il lungo fiume
che, da area degradata, può e deve diventare un
punto di forza per la qualità della vita di tutti i
cittadini.
Il CCiclAt da tempo chiede interventi concreti sul
versante abruzzese del Tronto, come la pulizia del
terrapieno d’argine con lo sfalcio selettivo e la
rimozione dei rifiuti, al fine di renderlo subito
una pista adatta almeno alle mountain bike, la
tabellazione dei percorsi ciclopedonali ed equestri,
la realizzazione di “orti urbani” nelle zone
demaniali prive di alberi in alveo, da assegnare in
comodato gratuito ai cittadini (con precedenza alle
fasce deboli), che creano frequentazione, socialità,
cibo a km 0, ed integrano i redditi bassi. Infine,
un sistema di telecamere per la videosorveglianza,
volto a dissuadere i clienti delle prostitute e ad
aumentare la percezione della sicurezza nei
cittadini.
Anche On the Road, presente alla conferenza stampa,
ha ribadito la necessità di avviare un tavolo di
confronto tra enti locali, forze dell’ordine ed
associazioni del territorio per parlare di
prostituzione e di riqualificazione urbana in modo
serio e non propagandistico.
Le Associazioni ambientaliste, il CCiclAT e On the
road invitano, quindi, tutti gli Enti a mettere da
parte i proclami e le polemiche ed avviare
concretamente un’opera di riqualificazione
ambientale dell’area e di assistenza alle vittime
dello sfruttamento. (rivieraoggi.it)
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