ROMA - Una serie di scosse ha colpito questa notte l'Abruzzo e la Romagna, dopo quella che ieri sera aveva messo in apprensione la popolazione della Val Nerina, in Umbria.
La scossa più forte, di magnitudo 4.1, alle 0,43 in Romagna, distintamente avvertita dalla popolazione, tra le provincie di Forlì-Cesena e Rimini. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'epicentro è a 35,2 km di profondità, in prossimità dei comuni di San Mauro Pascoli, Gambettola, Gatteo (Forlì-Cesena) e Rimini. Dalle verifiche non risultano danni a persone o cose.
Tre scosse in Abruzzo. La prima si è avuta alle 21,50 con magnitudo 2.7 ed epicentro fra L'Aquila, Barete e Pizzoli; la seconda all'1,46 con magnitudo 2 ed epicentro vicino a Pizzoli, Campotosto e Capitignano. La terza scossa, di magnitudo 2.4, è stata registrata alle 2:45 con epicentro in prossimità dei comuni dell'Aquila, Barete, Capitignano e Pizzoli. Al momento non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.
Albergatori sospendono assistenza agli sfollati. «Preso atto che, nonostante le rassicurazioni ricevute dal commissario Chiodi, a oggi non risultano ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spettanze, ci vediamo costretti, nostro malgrado, a sospendere dalla giornata di domani, come concordato in assemblea, i servizi di pulizia, cambio biancheria e ristorazione agli ospiti aquilani - annuncia in una nota la vicepresidente di Federalberghi L'Aquila, Mara Quaianni - Siamo dispiaciuti del fatto che a subire le conseguenze di tale incresciosa situazione saranno i nostri concittadini già come noi fortemente colpiti dal terremoto, ma non abbiamo purtroppo altri mezzi per sostenere le nostre ragioni che sono evidenti. Ovviamente appena riceveremo quanto dovuto, riattiveremo i servizi che abbiamo assicurato, con grandi sacrifici e difficoltà finanziarie, sin dall'inizio del post-sisma».
Chiodi: noi banda di poveri cristi. «Per qualcuno c'è una banda di delinquenti in realtà siamo una banda di poveri cristi che cerca di ricostruire L'Aquila e il suo territorio dopo un tragico terremoto», ha detto Gianni Chiodi in una riunione con i sindaci del cratere del terremoto sul delicato argomento dello smaltimento delle macerie. La denuncia di Chiodi arriva dopo le polemiche sulla scelta del nuovo vicecommissario per la ricostruzione,
Antonio Cicchetti, con i comitati cittadini che hanno sottolineatocome sia stato nominato un personaggio condannato dalla Corte dei Conti. Chiodi, nel presentare Cicchetti, ha sottolineato che «mi sono dimenticato di presentare il nuovo vice commissario perchè pensavo che fosse noto visto che nelle passate settimane ci sono state piccole e incomprensibili preoccupazioni, strumentalizzazioni e letture che hanno dell'incredibile». (corriereadriatico.it)
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