Comitato PRG a crescita zero...

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Mercoledì, 13 Ottobre 2010

 

In risposta all'articolo pubblicato n data odierna su Riviera oggi

Credo che sia assolutamente necessario smettere di intendere il Comitato Cittadino "PRG a crescita zero" come un prolungamento o un'appendice di questo o quel partito.

Coloro che continueranno ad affrontare l'argomento, Sindaco compreso, utilizzando tali presupposti e questa forma di identificazione, saranno da ritenersi persone disonorevoli e di indubbia sincerità.

Questo è un vero e proprio affronto, un'offesa rivolta a tutti i componenti di questo Comitato che stanno investendo il loro tempo e le loro risorse per far conoscere, democraticamente, la loro opinione su di un tema, che alla luce dei risultati ottenuti in soli 15 giorni, ha già raggiunto centinaia e centinaia di consensi spontanei e sinceri, anche con il preziosissimo aiuto di cittadini politicamente impegnati che hanno certamente esperienza in questi ambiti.

Ma quale componente del Comitato, posso informare che la raccolta di firme continuerà indipendentemente dalla partecipazione di questo o quel gruppo politico che attualmente è parte attiva del comitato. Anzi, la nostra intenzione è quella di coinvolgere ulteriormente tutte quelle realtà politiche, associative o individuali indipendenti che ritengono i nostri principi fondati e più che giustificati.

Noi siamo per una città al passo con i tempi, con questo tempo, che se qualcuno ancora non l’ha capito, pur essendo circondati dai i più svariati segnali di allarme, ciò significa necessariamente l’attuazione di politiche economiche, commerciali e sociali SOSTENIBILI e ben più LUNGIMIRANTI di questa megavariante. Per sperare in una vera e propria “crescita comune” dobbiamo avere il coraggio di riconoscere tutti quei “vizi” che hanno generato negli anni, nei decenni, la degenerazione dei sistemi sociali, economici e ambientali attraverso le più svariate forme di autodistruzione consapevoli, incomprensibili e spesso anche paradossali.

La casa è un bene da vivere, se la trasformiamo all’eccesso solo in un bene economico, assumerà le stesse caratteristiche del petrolio, dell’oro, dei titoli in borsa e così via. Non sarà la logica a determinarne il valore per cui altri saranno i principi che stabiliranno il nostro livello di ricchezza o di povertà. A noi la scelta (Riego Gambini)

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