"Il sottoscritto Andrea Marinucci, consigliere comunale del gruppo Verdi per la Pace, Considerato che il Comune di San Benedetto del Tronto e il Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale Regionale Sentina hanno commissionato all'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) una ricerca per la "Salvaguardia della fascia costiera prospiciente la Riserva Sentina" e che dai risultati è emerso che:
- negli ultimi 50 anni la linea di costa è penetrata di circa 120 metri, con una perdita complessiva di 22 ettari di territorio; - dal 1999 al 2008 si è registrata una perdita media annua di un volume di sabbia pari a 45.000 m3 - nei prossimi 30 anni, il modello matematico elaborato dall'ISPRA prevede un ulteriore arretramento della linea di costa di ben 60 metri con la conseguente perdita di due casolari di valenza storico-architettonica tra cui la "Torre sul porto" del 1543;
Preso atto che dagli studi sopra citati e dai rilievi batimetrici effettuati dall'Università degli Studi di Camerino, si evince che le cause di tale grave fenomeno sono essenzialmente: il mancato apporto di inerti da parte del fiume Tronto, la presenza di barriere lungo il litorale sanbenedettese e soprattutto la presenza del pennello del porto di Martinsicuro;
Vista la volontà, espressa dall'Amministrazione di Martinsicuro di prolungare di ulteriori 70 metri il pennello del porto, con conseguenze facilmente prevedibili riguardo la recrudescenza del fenomeno erosivo lungo la costa della Sentina;
Considerato che già in data 12/08/2009 prot. n. 134, la Riserva ha inviato un dettagliato fascicolo tecnico e fotografico sulla drammatica problematica, alla Regione Marche (Servizio Governo del Territorio, PF Difesa della Costa) e all'Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto, unico ente interregionale in grado di garantire un approccio di area vasta;
Considerato il notevole sforzo che si sta compiendo in questi anni riguardo la valorizzazione ambientale e turistica dell'area protetta, con l'arrivo di numerosi finanziamenti per il ripristino degli ambienti umidi e per il restauro conservativo della "Torre sul Porto", l'inizio di attività di coltivazione biologica della liquirizia, la rinaturazione del fosso collettore, senza contare le crescenti attività di educazione ambientale; tutto ciò premesso e considerato, impegna il Consiglio Comunale ed il Sindaco a chiedere un rapido intervento alla Regione Marche (Servizio Governo del Territorio, PF Difesa della Costa), all'Autorità di Bacino del fiume Tronto e al Ministero dell'Ambiente, al fine di reperire i fondi necessari per intervenire secondo le linee guida e la progettualità predisposta dall'ISPRA nell'attività di ricerca sopra citata." (ilquotidiano.it) |