''Le polveri sottili fanno piu' male di dieci anni fa - ha detto Ennio Cadum, dell'osservatorio epidemiologico regionale del Piemonte e che e' il coordinatore di 'Epiair 2010-2012' - e i rischi sono piu' alti a sud che a nord. Palermo risulta la citta' piu' a rischio sia per l'aumento di mortalita' che per i ricoveri, mentre Milano e' quella meno a rischio''. In tal senso le ipotesi per spiegare questo trend 'al contrario' sulle aspettative riguardano il fatto che, ha affermato Cadum, ''al sud le finestre si tengono spesso piu' aperte e quindi l'inquinamento esterno entra in casa e la radiazione solare che comporta la concentrazione di componenti''. Gli effetti sulle patologie cardiache sono pressoche' immediati di questo inquinamento da Pm10 (1-2 giorni) mentre l'effetto e' piu' ritardato (5 giorni) per le patologie respiratorie. Per quanto riguarda i polmoni per i bambini il ricovero per asma e' piu' elevato rispetto agli adulti e l'aumento di ricoveri per asma nella fascia da zero a 14 anni e' stato del 9% sulle dieci citta' analizzate nell'ultimo biennio. Per i bambini il nemico si chiama biossido di azoto che e' correlato con il particolato piu' fine. Il progetto ha studiato anche l'efficacia delle misure antismog messe in campo dalle citta' monitorate nel periodo 2001-2005. Ne e' risultato che per le targhe alterne ''l'efficacia - ha riferito Cadum - e' pari a zero'', domeniche ecologiche ''educative ma inefficaci'' come le ztl. Meglio misure ''contemporanee ed estese''. In primo piano la Pianura Padana ''una delle 6 aree piu' inquinate del mondo, la 1/a in Ue dove il traffico indice per fino al 70%''. Per i prossimi due anni di Epiair si aggiungeranno Trieste, Genova, Ancona, Napoli e Bari. Con queste cinque citta' il monitoraggio riguardera' il 15% della popolazione italiana. E la nuova sfida e' quella di associazione alle sostanze chimiche. (ANSA)
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