BRAZZAVILLE, Congo -- Un cratere dal diamentro di 46 chilometri, provocato dalla caduta di un asteroide, al centro dell’Africa, in Congo. E' la straordinaria scoperta fatta dai ricercatori dell'Università di Padova guidati da Giovanni Monegato.
Il cratere è venuto alla luce grazie alla deforestazione. Secondo gli esperti sarebbe stato originato dal devastante impatto con un asteroide o una cometa di almeno due chilometri di diametro.
Il risultato della ricerca è stato presentato in Texas (Usa) nei giorni scorsi durante la Lunar and Planetary Science Conference. Si tratta di un cratere da record fra i circa 150 conosciuti sulla superficie della Terra perché è tra i 25 noti di maggiori dimensioni e uno dei più grandi trovati nell’ultimo decennio.
A suscitare la curiosità dai ricercatori era stata una singolare formazione di roccia, che descriveva un anello, circondato dal fiume Unia River. Dalle verifiche, è risultato che si trattava del bordo di un immenso cratere, risultato dell'impatto con un asteoroide. Inoltre, al centro del cratere è stato ritrovato un'altra formazione rocciosa simile alla precedente, risultato di un ulteriore impatto avvenuto in epoca successiva, nel giurassico, circa 200 milioni di anni fa.
Oggi la più grande e più conosciuta traccia di una cratere è quella di 300 chilometri nella penisola dello Yucatan risalente a 65 milioni di anni fa. Quell’impatto provocò conseguenze talmente catastrofiche nell’atmosfera che gli scienziati ipotizzano sia all’origine della scomparsa dei dinosauri.
Per il cratere ritrovato in Congo, ora gli studiosi padovani andranno alla ricerca di prove definitive per convalidare la loro scoperta. Cercheranno la presenza di quarzi che dovrebbero essere stati generati proprio dall'impatto con il suolo. (scienze.tv)
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