Grottammare - Alla Formica che - senza essere proprietaria di chalet né avere interessi privati - si reca in Regione ( 8.3.'10 ) a chiedere quanto (ci) costa l’ulteriore scempio (l’improbabile fabbrica di sabbia) a sud della foce di Tesino di Grottammare, un “vice” di mister sabbia-nera-ingegner-Marzialetti (“trattenuto altrove”, questo, da importanti impegni) non risponde a tono.
In compenso, all’altra garbata contestazione della Formichina che gli chiede “Perché avete segato la mirabile grande solitaria tamerice quarantenne che lì ci stava tanto bene?”, così sbotta: “Eh.. sì.., vuol dire che su quella tamerice non potrò più andarci a pisciare”.
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Ma di che stiamo parlando. Ecco la Regione che abbiamo, non serve un decreto interpretativo per capirlo.
Poveretti, sono apparsi seccati per l’ambaradan scatenatosi attorno alla faccenda sabbie nere-ripascimento-scogliere. Mica preoccupati. Hanno spalle forti, sicurezza, competenza, studi ammericani, soldi, mezzi, sostegni politici…Altro che giovani inesperte Formiche.
In più adesso, in piena campagna elettorale per la Regione, guai parlare di questo [del resto, anche i “fatti” si autosospendono per l’occasione, perciò non si raccontano…].
I docili giornalisti inseguano i Fassino e i D’Alema, i Perazzoli e i Colonnella, e ogni candidato di vario calibro bisognoso di pubblicità nei bar, nei ristoranti, negli auditorium, nelle bocciofile, negli hotel e nelle congreghe… e magari anche al cesso, giacchè neanche loro potrebbero più pisciare senza vergogna sulle tamerici… (Pier Giorgio Camaioni)
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