ROMA - ''E adesso nessuno potra' piu' dire di non sapere; nessuno potra' piu' ignorare il massacro''. Queste la parole con cui l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha salutato il Premio Oscar a 'The Cove', ''il documentario shock - ricorda l'Enpa - che testimonia la mattanza, in Giappone, di oltre 20.000 cetacei tra delfini, stenelle e globicefali''. Ogni anno nella baia della giapponese Taiji - sottolinea l' Enpa in una nota - ''i pescatori intercettano le rotte migratorie dei cetacei e, grazie a una barriera sonora realizzata con spranghe di ferro battute contro le imbarcazioni, spingono branchi di delfini in quella che e' stata soprannominata la 'baia della morte'. Chiusa l'imboccatura della baia con una rete, i delfini - parzialmente smembrati - attendono la morte che sopraggiunge dopo una lenta agonia''. Alla mattanza, riferisce l'associazione, scampano solo gli esemplari piu' giovani, quelli che possono essere addestrati piu' facilmente. In tal senso, ''il premio Oscar 'The Cove' - commenta Ilaria Ferri, direttore scientifico e responsabile campagne internazionali dell'Enpa - rappresenta una straordinaria vittoria per quanti hanno a cuore le sorti degli animali e del pianeta''. ''Adesso - conclude Ferri - proprio nell'anno internazionale della Biodiversita', e' giunto il tempo di fermare questo massacro. Chi visita le strutture di cattivita' deve essere consapevole che lo 'spettacolo' si alimenta delle sofferenze di questi animali''. (ANSA)
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