BRUXELLES - Foreste in calo nei Paesi mediterranei dell'Ue, a rischio invasioni da parte di parassiti a causa degli effetti dei mutamenti climatici. Questo il quadro che emerge dal 'Libro verde' varato dalla Commissione europea, che fa il punto della situazione sulle foreste in Europa e le nuove sfide da affrontare. Nell'Europa meridionale, spiega il documento, dove la disponibilita' di risorse idriche e' un fattore critico, la moltiplicazione dei fenomeni di siccita' estiva potrebbe comportare una diminuzione della produttivita' e della resistenza del sistema forestale. Nei Paesi mediterranei e' stato osservato, a seguito di periodi di siccita' e ondate di calore nel corso degli ultimi decenni, una diminuzione della superficie forestale, caratterizzato da un deperimento delle piante e dalla scomparsa di diverse specie di pino e quercia, fenomeni generalmente attribuiti alle condizioni climatiche piu' secche e calde e spesso associate a fattori come insetti nocivi e malattie. Gli scenari a lungo termine sono piu' incerti e dipendono dalla resistenza di tipi di foreste. Ad esempio, la superficie perduta di habitat alpino a bassa quota favorevole al pino cembro sarebbe 2,4 volte superiore a quella conquistata dallo spostamento della stessa specie verso altitudini piu' elevate. Tra i rischi portati dai cambiamenti climatici ci sono poi un aumento dei danni causati da organismi patogeni e parassiti forestieri, nuove infestazioni provocate da organismi ''esotici'', introdotti dall'uomo o migrati per vie naturali, ma anche modifiche delle dinamiche della popolazione. (ANSA)
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