San Benedetto del Tronto - Continua ad essere il centro l’obiettivo primario dei graffitari. Case, serrande e muri del quadrilatero sembrano infatti essere nuovamente il bersaglio preferito degli imbrattatori per i quali c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E allora qualcuno sta pensando di installare sistemi di video sorveglianza. Ma le telecamere possono servire da deterrente, e non da rimedio dal momento che i sedicenti artisti di strada colpiscono travisati, con giubbetti, cappucci e sciarpe che ne rendono impossibile il riconoscimento. Risultato, quasi ogni mattina, qualcuno si ritrova con la facciata imbrattata e l’impossibilità di ottenere almeno un risarcimento del danno subito.
Qualcuno continua imperterrito a ritinteggiare, altri, esausti ed esasperati, lasciano perdere e si tengono gli scarabocchi anche perché in pochi possono permettersi esborsi così frequenti. Spesso si tratta di ragazzini, ma in qualche caso anche di vere e proprie bande, sempre composte da giovani, che sembrano godere nel lasciare la propria firma a paternità di un dispetto che per i malcapitati padroni di casa si rivela una perdita economica non indifferente.
E nei giorni scorsi la condanna è arrivata anche dal Comune che in una nota ha invitato tutte le vittime a denunciare: “E’ evidente - spiegano dagli uffici comunali - che il considerare questi gesti poco più che bagattelle equivale quasi a generare in questi soggetti una sensazione di impunità. Eppure il decoro urbano è parte integrante della qualità della vita di una comunità: vivere in una città ordinata e pulita senz’altro influenza il comportamento sociale. Così come una città sporca, con palazzi e negozi imbrattati di frasi e ghirigori incomprensibili ma soprattutto orrendi, può contribuire a deprimere il livello di rispetto delle norme di convivenza”.
Le stesse casse pubbliche sono state più volte costrette a versare contanti per rimediare a determinate situazioni. E’ infatti accaduto più volte in passato che personale comunale sia intervenuto per cancellare scritte su opere pubbliche ridotte in condizioni inaccettabili. Così è stato necessario provvedere al restauro di alcuni monumenti e, più di recente, la ritinteggiatura dei sottopassaggi ferroviari. “Non resta che fare appello ancora una volta al residuo senso civico di questi personaggi - concludono dal municipio - e invitare i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine ogni episodio di cui siano testimoni e ricordare che il recente “pacchetto sicurezza”, entrato in vigore nell’agosto scorso, ha inasprito le sanzioni per questi comportamenti. (corriereadriatico.it)
PS: la stragrande maggioranza sono scarabocchi, non graffiti (RG)
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