Dichiarazioni ufficiali circa il ripascimento a SBT:
“Da 4 spiagge libere si preleveranno [si stanno prelevando] 25.000 metri cubi di sabbia (ieri di corsa ridotti a 20.000) per rimpinguare gli chalet che non ne hanno più”.
Non è possibile. Facciamo due conti: quelle quattro spiagge libere (foce dell’Albula compresa, dove c’è più fango che sabbia), largheggiando, hanno un’estensione complessiva di 400 metri.
Sempre largheggiando, il prelievo di sabbia potrebbe effettuarsi, mediamente in ortogonale, per 25 metri. E siccome non ci sono le dune che il sindaco dice (forse sogna di essere in Danimarca, dalle parti di Skagen) l’altezza media di prelievo potrebbe essere di appena 50 centimetri al massimo.
Applicando la formuletta del volume di un immaginario parallelepipedo:
400 x 25 x 0,5 = 5.000
ad essere ottimisti, l’operazione potrà dare 5.000 metri cubi di sabbia.
Che non serviranno a niente e spariranno alla seconda mareggiata. Ma a parte questo, gli altri 20.000 metri cubi? Non sarà che li pagheremo lo stesso? Non ci risulta che adesso l’ambaradan di trattori e camion venga “misurato” (onestamente, come si potrebbe?). Lo disse pure Marzialetti-dalle-Sabbie-Nere, nel faccia-a-faccia del 26 novembre, che i conti si fanno alla fine!
Come? A occhio?
Se fra venti giorni il sindaco verrà a raccontarci che sono stati spostati 25.000 metri cubi di sabbia, come aveva annunciato, potremo credergli? Qualcuno bara. Preventivamente - siamo faziosi, lo ammettiamo - si potrebbe parlare di “Draquila” di sabbia. (A meno che per sindacogaspari un metro non sia lungo 20 o 25 centimetri…)
P.S.: Poi c’è il procurato danno ambientale, ma questa è un’altra storia. Dov’è Legambiente? Dove sono i Comitati di Quartiere? Dove sono le Associazioni? Solo “Primavera ha iniziato la campagna elettorale per acquisire disperatamente visibilità?” Ma questa è un’altra panzana, e anche questa è un’altra storia… (Pier Giorgio Camaioni)
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