San Benedetto del Tronto - Si procederà all’analisi delle acque antistanti il torrente Ragnola per verificare la balneabilità della zona anche se il divieto è terminato.
Come noto, a seguito del violento nubifragio abbattutosi sulla città sabato scorso attorno alle ore 12.30, si è verificato uno sversamento in mare di acque reflue all’altezza del torrente Ragnola.
I “troppo pieno” della rete fognaria hanno funzionato ma, anche a causa dell’insabbiamento del sistema di scarico situato a nord del bacino portuale, la Ciip è intervenuta più volte per la manutenzione ed è in procinto di realizzare un intervento definitivo di risanamento, un notevole quantitativo di acque bianche e nere si è scaricato nel mare antistante la foce del torrente Ragnola.
“Avvisato della situazione da alcuni rappresentanti del circolo nautico “Ragn’a vela”- racconta il sindaco Gaspari - mi sono recato sul posto dove alle 13.30 ho trovato l’assessore Leo Sestri mentre erano già operative le squadre di emergenza di Ciip spa, Comune e Picenambiente. La ristrettezza dei tempi non permetteva di effettuare un approfondito esame tecnico-chimico-biologico delle acque ma, per tutelare la salute pubblica, ho firmato un’ordinanza per vietare la balneazione”.
Ora che l’emergenza è passata, s’impone un’azione che rassicuri cittadini e i turisti. Per questo il sindaco ha chiesto un intervento dell’Arpam per un campionamento straordinario delle acque marine. (corriereadriatico.it)
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