Più frutta a scuola? Basta metterla ben in vista ai ragazzi

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Venerdì, 23 Luglio 2010

 

MILANO - «La soluzione per riuscire a mangiare sano spesso è più semplice di quanto si creda. E ce l'abbiamo, letteralmente, sotto gli occhi». Così Brian Wansink, un ricercatore del Food and Brand Lab della Cornell University, sintetizza i risultati di uno studio che ha presentato a New York, durante un simposio su cibo e salute. In effetti, c'è poco di altrettanto ovvio: per aumentare il consumo di frutta da parte degli studenti basta mettergliela sotto il naso, niente altro.

LO STUDIO – Il progetto di Wansink, che dell'ambiente dove si mangia e degli effetti che questo ha su ciò che mettiamo nel piatto ha fatto una vera scienza, si chiama Smarter Lunchroom Initiative, in altri termini un metodo per rendere le mense più «furbe» e far si che il luogo sia un vero e proprio incentivo a far scelte sane. Stavolta il ricercatore ha fatto i suoi test in una scuola superiore di New York, con un intervento banale e a costo zero: ha preso la frutta dai vassoi di metallo del self service della mensa dei ragazzi e l'ha trasferita un alcune ceste ben illuminate e in vista sugli scaffali. Risultato, in breve il numero dei ragazzi che prendeva la frutta a pranzo è salito del 58 per cento. «Piuttosto che penalizzare scelte poco sane, abbiamo pensato di rendere il cibo salutare più “raggiungibile” semplicemente mettendolo in bella mostra. Così un numero maggiore di ragazzi lo nota e lo sceglie», dice Wansink.

IN VISTA – Il ricercatore poco tempo fa ha confezionato consigli utili per aiutare anche chi sta a casa a scegliere più spesso alimenti sani dalla dispensa: piccoli stratagemmi che secondo lui sono più che validi per renderci la vita difficile quando vogliamo mettere sotto i denti cibi spazzatura e, al contrario, servono a piazzarci sempre sotto il naso frutta e verdura che altrimenti ignoreremmo. I risultati sembrano dargli ragione, ma davvero questa è una buona strada per riuscire a mangiare un po' più sano? «Certamente sì – commenta Giuseppe Fatati, presidente dell’Associazione Nazionale di Dietetica e Nutrizione Clinica –. Sappiamo da tempo, ad esempio, che perfino i colori della tavola e dei cibi ci aiutano o ci ostacolano nell'essere fedeli alla dieta. Del resto, è un concetto che gli esperti di marketing conoscono bene: tutto ciò che si prende più facilmente lo si consuma anche più facilmente. Non è un caso se accanto alla casse dei supermercati troviamo cioccolatini e caramelle». (Elena Meli)

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