L'Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha sempre cercato di promuovere i brevetti sulla materia vivente, che rappresenta il "bene comune" più prezioso del pianeta. Esso è spesso andato oltre i limiti imposti dalla legge (vedi modifica del Regolamento applicativo della "Convenzione europea dei brevetti" del 16.6.99).
Il brevetto, che copre ogni Ogm, privatizza la pianta o l'animale e permette all'azienda che ne è detentrice di riscuotere diritti ad ogni ciclo riproduttivo, permette il controllo della catena alimentare, rappresenta l'unica ragione per cui gli Ogm - ormai rivelatisi privi di qualsivoglia caratteristica migliorativa per i consumatori - vengono spinti sul mercato.
Inoltre l'EPO vuole già da tempo spostare i confini della brevettabilità fino ad includervi piante e animali convenzionali, non geneticamente modificati.
Il dissenso su questi brevetti cresce a dismisura: la Coalizione "No Patents on Seeds" vide la sua nascita nel 1997, quando 28 Ong europee si allearono sotto il nome di ECOBP (European Coalition on Biotechnology Patents) contro la Direttiva detta "dei brevetti sul vivente" e poi denominata 98/44.
Oggi le associazioni coalizzate promuovono una Conferenza pubblica a Monaco di Baviera lunedì 19.07.10*.
La conferenza sarà seguita da una manifestazione il 20.07.10 davanti all'Ufficio Europeo dei Brevetti con rappresentanti degli agricoltori tedeschi e di tutte le Organizzazioni della Società Civile, in occasione dell'udienza in corso all'EPO nel procedimento contro il brevetto concesso sul broccolo (EP 1069819B1) e su alcune varietà di pomodori.
La decisione che verrà presa su questi brevetti costituirà un precedente in Europa e avrà affetti sulle politiche brevettuali del mondo intero. (greenreport.it)
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