San Benedetto del Tronto - Il caldo non dà tregua. La colonnina, ieri, anche in Riviera è tornata a superare i 35 gradi e a farne percepire oltre 40, e anche le ultime 24 ore hanno visto parecchie persone rivolgersi al pronto soccorso sambenedettese che si trova a far fronte alle conseguenze di una impressionante ondata di caldo che sta affliggendo davvero tutti, dagli anziani ai bambini, passando per persone affette da patologie ma senza, purtroppo, escludere sani e robusti adulti che, spesso, non riescono a prendere le dovute precauzioni contro la micidiale afa di questi giorni e finiscono per accusare colpi di calore.
Una situazione che, dicevamo, al pronto soccorso conoscono bene e affrontano con risolutezza: “La situazione - spiega il dottor Paolo Groff, primario del reparto di pronto soccorso dell’ospedale sambenedettese - è sotto controllo, ma è normale che questo caldo dia dei problemi di non poco conto, e non parliamo soltanto di persone anziane”.
Non deve infatti trarre in inganno il fatto che dei dieci ricoveri effettuati negli ultimi giorni per problemi legati al caldo, la maggior parte riguardi persone anziane. Tutte le categorie, infatti, possono finire per soffrire pesantemente le alte temperature di questi giorni, e non solo: “Tutti sono a rischio - spiega - soprattutto se non prendono precauzioni o se sottovalutano i sintomi di un colpo di calore. Dai giovani agli anziani”.
Le cause sono sempre le stesse, disidratazione, vasodilatazione e situazioni che possono andare a compromettere la funzionalità di organi trasformando il caldo in un potenziale killer. Ricoveri a parte, parlano chiaro anche i dati che stanno accompagnando l’avvio di questa estate che parlano di decessi legati proprio a scompensi cardiaci e a patologie. Tutti legati al caldo che da parecchi giorni non sta concedendo respiro alla Riviera.
Temperature africane aggravate da un’umidità che rende difficoltoso persino sudare: “Il problema è proprio questo – spiega Groff - che con l’altissimo livello di umidità che ci circonda, non riusciamo nemmeno a permettere all’organismo di difendersi dal caldo con la propria arma, il sudore. Quindi il corpo si trova a gestire una situazione critica e problematica”.
Presi d’assalto, ovviamente, condizionatori d’aria e ventilatori. Ma c’è rischio che si crei allarmismo intorno a questo caldo? “Assolutamente no - dice il primario - anzi, forse il problema è contrario, e cioè che i sintomi di un colpo di calore vengano sottovalutati e archiviati come cose più o meno normali. La diminuzione dell’appetito, il mal di testa cronico, l’impossibilità di sudare, sono sintomi tipici di un colpo di calore, e non vanno assolutamente sottovalutati”. Intanto i centri commerciali della zona sono subissati di richieste di condizionatori e ventilatori così come idraulici ed elettricisti a stento riescono a far fronte al numero di persone che necessitano di installare i climatizzatori appena acquistati. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)
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