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Acquitrini, ranocchie, zanzare, forse anche allegre comitive di roditori: lo spettacolo in prossimità della foce non è dei migliori. Così spuntano dei cartelli: ridere, per non piangere.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La situazione dell’Albula in prossimità della foce è quella che abbiamo mostrato con le foto del precedente articolo. Tuttavia ci era sfuggita l’ironia con la quale qualche residente, forse esasperato dalla situazione, ha preferito ironizzare, sistemando un paio di cartelli che indicano nella zona di via Piemonte come il torrente acquitrinoso assomigli sempre più ai celebri laghetti salmastri della Sentina (o forse alle celebri zanzare della Riserva Naturale). (Pier Palo Flammini - rivieraoggi.it)
PS. Non è certamente un’esagerazione affermare che l’area in questione da tempo forse immemore si presenta in modo indecoroso e tanti sono coloro che dovrebbero rispondere di questa incuria. Non è comprensibile che un’area così vicina al centro cittadino, nella zona forse più popolata della città, alla pineta, agli impianti sportivi, all’isola pedonale, concomitante con la Palazzina Azzurra, ingresso Nord di uno dei più bei lungomari italiani, non venga curata come necessario. Curare, prendersi cura: questo non accade. Certo ultimamente sono stati presentati progetti importanti che riguardavano molto da vicino questo problema ma si tratta ancora di disegni, planimetrie, studi tecnici e preventivi di spesa, mentre nel frattempo le erbacce crescono, le zanzare proliferano, i topi ballano sotto gli occhi quasi rassegnati dei cittadini più o meno addormentati e anche quelli dei tanti turisti che si chiedono il perché di tanta incuria. Già… perché mai abbiamo da sempre così tanta incuria del torrentre Albula? (RG)
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