L’ira dei concessionari di spiaggia

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Martedì, 22 Giugno 2010

 

San Benedetto del Tronto - Una giornata d’inferno. Le mareggiate di ieri hanno ridotto al lumicino la spiaggia, fermato le barche del porto e destato preoccupazioni per tutta una serie di situazioni che hanno rischiato di finire fuori controllo lungo la Riviera.

I problemi principali si sono registrati lungo il litorale con il mare che, nel tratto centrale della spiaggia sambenedettese, è arrivato divorare in alcuni punti fino a quattro file di ombrelloni. Di fronte alla Serenella, ieri pomeriggio, erano calpestabili pochi metri di spiaggia, mentre problemi si sono registrati anche alla foce dell’Albula.

Una situazione drammatica per molti concessionari di spiaggia che si sono ritrovati, alla vigilia del mese di luglio, a far fronte a una nuova erosione dalle proporzioni non proprio irrisorie.

E a questo punto si fa tutto più drammatico, l’unica consolazione, a sentire i concessionari di spiaggia, è che il peggio sia arrivato di giorno in modo da consentir loro di poter correre, in qualche modo, ai ripari. “Questo è assurdo - affermano dalla Serenella, una delle concessioni maggiormente colpite - tre file di ombrelloni se ne sono andate, e per fortuna siamo riusciti più o meno in tempo, a togliere sdraio e lettini, altrimenti il mare se li sarebbe portati via”. Il che sarebbe stato, forse, il male minore visto che ora, tutti si chiedono dove metteranno i turisti che arriveranno per l’esodo di luglio che partirà da qui a pochi giorni.

“Non sappiamo quanti ombrelloni potremo rimettere – spiega Giuseppe Ricci dello chalet Stella Marina - ma siamo certi che la stagione è compromessa. Oggi i concessionari di spiaggia, nessuno escluso, sono stati assolutamente commoventi. Si sono dati una man l’uno con l’altro per aiutare il proprio vicino a limitare i danni”. Se non si fosse riusciti a recuperare ombrelloni, sdraio, lettini e quant’altro, il danno economico sarebbe stato non indifferente. Un ombrellone, uno solo, costa oltre cento euro, un lettino può arrivare a superare i 150. Il tutto moltiplicato per le due, tre o anche quattro file di ombrelloni mangiati dal mare. Per Ricci, e non solo per lui, quello che è accaduto ieri dipende dai mancati interventi di Comune e Regione sulle scogliere.

“Si sono susseguiti incontri e riunioni - ha affermato - per promettere praticamente il nulla”. Giugno, un tempo, era il mese delle grandi secche con la spiaggia che arrivava quasi in zona scogliere. “Oggi è il contrario. C’è tempo per tentare di recuperare, ma bisogna intervenire subito portando a San Benedetto i lavori di riallineamento che sono stati fatti a Porto d’Ascoli”.

Problemi anche all’altezza del monumento al pescatore, all’inizio della spiaggia sambenedettese, le onde sono arrivate fino in strada, e preoccupazioni al porto dove la cassa di colmata è stata toccata dalla violenza delle onde che sembrerebbero essersi trascinate via i fanghi portati da Senigallia. Non si sono invece vissute particolari situazioni di disagio a livello di viabilità. I sottopassaggi sono rimasti tutti agibili e i vigili del fuoco non hanno ricevuto chiamate impegnative legate al maltempo. L’allarme meteo, ad ogni buon conto, resta anche per la giornata di oggi quindi, da domani, in base alle previsioni, la situazione dovrebbe riavviarsi verso la normalità. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)

PS: e questo è ancora niente ! (RG)

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