Da Calcutta alcune immagini della mensa dei poveri
tenuta da una organizzazione missionaria ogni
domenica (proprio di fronte al mio albergo) Coda
lunghissima fin da stamattina presto.
Ottima
iniziativa. Davvero davvero. Continuano le Vs.
domande…pian pianino rispondo a tutti. Abbraccissimo
ANTONELLA RAGAZZONI
DOMANDA com’e’ la condizione della donna in India?
RISPOSTA in ogni cantiere edile o stradale, si
vedono donne alle prese con lavori pesanti. Sono
sottopagate rispetto all’uomo (anche del 70% in
meno) Nei villaggi rurali, la situazione femminile è
talvolta molto grave . Nelle grandi città, invece,
tutto migliora, anche la alfabetizzazione .
DOMANDA i tuoi viaggi da cosa scaturiscono?
RISPOSTA da pura passione, spirito di indipendenza,
curiosità del mondo e voglia di aiutare laddove
posso , anche una goccia nel mare può fare la
differenza nella lotta contro disparità e violazione
dei diritti umani.
DOMANDA A livello
economico riesci ad avere dei contributi?
RISPOSTA cara Antonella, io ho il mio lavoro
principale (consulente commerciale) che mi
garantisce una indipendenza e la libera scelta dei
temi da trattare. La mia fotografia e i miei
reportage (quello sui popoli indigeni indiano sarà
pronto a fine giugno) sono liberi: finora sponsor o
richieste di servizi mi chiedevano di allontanarmi
dal mio percorso umanitario. Sicuramente, se facessi
un semplice viaggio in fuoristrada in solitaria
(come già ne ho fatti) sarebbe più semplice avere
finanziamenti: più frivolo, più “donna avventura”
SILVANA SALVAGGIO
DOMANDA non hai mai avuto paura che ti succedesse
qualcosa di serio perchè sei donna?
RISPOSTA
sempre. Per questo adotto un “profilo basso” ,
vestiti modesti e informi, niente trucco, quando
qualcuno mi approccia modi bruschi e risposte
secche, e ad esempio in India -zone rurali in
particolare-mai guardare un uomo negli occhi a lungo
: viene scambiato per un approccio sessuale. Due
anni fa un tipo in moto seguì la mia auto per oltre
40 km solo perchè lo avevo guardato per un istante!
DOMANDA Aiuti concreti: non credi che sarebbe il
caso di interessare le organizzazioni umanitarie
internazionali?
RISPOSTA Cara Silvana, in
merito ai Boscimani del Kalahari ho già inoltrato la
mia documentazione al CERD (Commissariato per
l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali)
dell’ONU ed ad altri Enti preposti. Ho scritto a
molte ONG ma sono impegnate già nella propria lotta
o missione. Per questo, al mio rientro, grazie ad
alcuni sostenitori della mia città, verrà formata
una nuova associazione in favore dei diritti umani
dei popoli indigeni. Per dare un aiuto concreto.
Ti terrò al corrente!
GRETA PENACCHI
DOMANDA Le testimonianze di cui hai parlato,ti
serviranno per il tuo lavoro? Puoi farne qualcosa di
concreto?
RISPOSTA Come dicevo a Silvana e
Antonella, tengo separato il mio lavoro dalla
fotografia umanitaria onde essere indipendente e
avere libertà di espressione e di denuncia. Le mie
foto finora sono state donate per aste di
beneficenza, per servizi di associazioni umanitarie,
per opere di sensibilizzazione. Come per i Boscimani
del Kalahari (filmato proiettato in auditorium e in
alcune scuole, e in replica a Roma il prossimo
luglio) preparerò un filmato-denuncia sulla
situazione dei popoli indigeni in Orissa. Qualcosa
che scuota le coscienze . Il mio limite sarà, come
sempre , salvaguardare i testimoni delle mie
interviste e quindi non mettere i filmati online. (mascalzone.it)
Foto 1
-
Foto 2 -
Foto 3 |