MELBOURNE, Australia -- Potrebbe trattarsi di una rivoluzione, destinata a portare benefici ad intere popolazioni. Gli scienziati dell'Istituto di ricerca Walter and Eliza Hall di Melbourne hanno individuato una nuova arma per combattere la malaria.
La sensazionale scoperta è dovuta a una molecola contenuta nell'eparina che blocca all'origine l'infezione.
I farmaci correnti contro la malaria agiscono contrastando lo sviluppo del parassita nei globuli rossi. Il nuovo metodo invece impedisce al parassita di entrare nelle cellule, privandolo del rifugio che usa per moltiplicarsi mentre si nasconde dalle difese dell'organismo.
La malaria è la più importante parassitosi e la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e mortalità dopo la tubercolosi, con 500 milioni di nuovi casi clinici all’anno (di cui il 90 per cento in Africa tropicale) e un milione di morti all’anno. Secondo altre stime, il un numero di decessi (per lo più bambini africani al di sotto dei cinque anni) sarebbe ben più elevato. (scienze.tv)
|