Dopo l'ira di Obama, gli insulti di James Cameron. Si moltiplicano gli attacchi alla Bp, la società petroliferia proprietaria della piattaforma nel golfo del Messico da cui, dopo un incidente, sta fuoriuscendo la marea nera 1 responsabile di un disastro ambientale senza precedenti.
Il regista di Avatar, che ha lavorato a lungo con i robot subacquei ed è considerato un esperto di riprese sottomarine, ha detto che la Bp ha rifiutato la sua offerta di aiuto. "In queste ultime settimane ho visto, come tutti noi, con crescente orrore e angoscia, quel che sta accadendo nel Golfo e ho pensato che questi imbecilli non sanno quello che fanno".
Ieri Cameron ha partecipato a un vertice all'Agenzia per la protezione ambientale Usa che sta cercando di risolvere quello che ormai è il peggior disastro ambientale della storia statunitense. Cameron ha detto che si è offerto di dare aiuto alla Bp e al governo, ma che è stato "gentilmente" liquidato dal colosso energetico britannico.
Il regista ha contribuito a sviluppare tecniche per apparecchiature da utilizzare in acque profonde e tecnologie subacque oceaniche per realizzare i documentari sul relitto del transatlantico Titanic e della corazzata tedesca Bismarck, circa tre chilometri sotto la superficie del mare. "Conosco gente in gamba che lavora a profondità decisamente superiori a quella in cui si trova il pozzo e molti di loro sono abituati a lavorare con veicoli subacquei e sistemi elettronici di fibra ottica".
Nel frattempo la Bp ha annunciato oggi che finanzierà interamente con 360 milioni di dollari la costruzione di sei isole artificiali destinate a proteggere le coste della Louisiana dalla marea nera. (repubblica.it)
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