"Deturpamento e imbrattamento di cose altrui", senza
considerare il 635 che si occupa di danneggiamento)
vengono considerati "minori". Certo, l'allarme
sociale che destano fatti ben più gravi non è
paragonabile, ma è evidente che il considerare
questi gesti poco più che bagatelle equivale quasi a
generare in questi soggetti una sensazione di
impunità.
Eppure il decoro urbano è parte integrante della qualità della vita di una comunità: vivere in una città ordinata e pulita senz'altro influenza il comportamento sociale. Così come una città sporca, con palazzi e negozi imbrattati di frasi e ghirigori incomprensibili ma soprattutto orrendi, può contribuire a deprimere il livello di rispetto delle norme di convivenza. Il Comune può solo rimediare, per quanto possibile, ai danni fatti: è accaduto più volte in passato che personale comunale sia intervenuto per cancellare scritte su opere pubbliche ridotte in condizioni inaccettabili.
Ricordiamo, per fare solo un paio di esempi, il restauro di alcuni monumenti e, più di recente, la ritinteggiatura dei sottopassi (opera peraltro già in parte vanificata dai soliti idioti). Non resta che fare appello ancora una volta al residuo senso civico di questi personaggi, invitare i cittadini a segnalare tempestivamente alle forze dell'ordine (Polizia Municipale: 0735/594443) ogni episodio di cui siano testimoni e ricordare che il recente "pacchetto sicurezza", entrato in vigore nell'agosto scorso, ha inasprito le sanzioni per questi comportamenti.
In particolare, per il danneggiamento aggravato, che si verifica tra gli altri casi quando "chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all'esercizio di un culto, o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici ovvero su immobili i cui lavori di costruzione, di ristrutturazione, di recupero o di risanamento sono in corso o risultano ultimati" la pena della reclusione da sei mesi a tre anni (in questo caso si procede d'ufficio) potrà essere sospesa solo se il danno è riparato.
Chi imbratta i beni immobili, gli autobus o gli altri mezzi di trasporto
è punito con la reclusione da 1 a 6 mesi e una multa
da 300 a 1000 euro. Per chi vende bombolette spray,
con vernici non biodegradabili, a minori di diciotto
anni è prevista una sanzione amministrativa (fino a
1000 euro) Ma ce n'è anche per gli sporcaccioni "comuni". Sempre secondo la nuova normativa, i Comuni possono applicare una sanzione di almeno 500 euro a coloro che sporcano le strade.
Anche l'art. 10 del Codice della Strada, che punisce chi getta rifiuti dai veicoli in movimento, è stato inasprito: ora la sanzione va da 500 a 1000 euro. (B.U.M.)
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