MILANO - Un centinaio di comuni lombardi, quindi meno di un decimo del totale, aderisce al blocco del traffico indetto dai sindaci di Milano e Torino e da circa ottanta colleghi del Nord Italia. E per il primo pomeriggio l'Arpa prevede deboli precipitazioni sparse e un po' di vento (in particolare su Bresciano e Mantovano), condizioni favorevoli alla dispersione delle polveri sottili. Come il 31 gennaio scorso, dalle 10 alle 18 sarà vietata la circolazione del traffico privato in nove capoluoghi della regione.
A Milano scontati i biglietti per viaggiare sui mezzi pubblici, il Comune ha organizzato un palinsesto di eventi di intrattenimento e di sensibilizzazione ecologica a impatto zero. Ma, a differenza della prima domenica a piedi del 2010 del 31 gennaio, è più ampio il ventaglio delle deroghe. Tra le categorie escluse dal divieto, anche i politici impegnati nella campagna elettorale per le regionali. "Una deroga assurda", nota il Comitato per il rispetto delle regole, che plaude a chi, come Luigi Baruffi (Udc) e Franco Grillini (Idv), ha annunciato una giornata di campagna elettorale in bicicletta. Non chiederà deroghe il candidato governatore Roberto Formigoni, che ha posticipato una manifestazione al Palalido e si muoverà a bordo di un'auto a metano.
Deroghe anche per giornalisti, per chi è impegnato in manifestazioni sportive, invitati a matrimoni e battesimi, e anche per i tifosi che andranno allo stadio a vedere Milan-Atalanta. Circa sei mila pass, inoltre, sono a disposizione degli operatori (inclusi truccatori, parrucchieri, modelle e modelli, tecnici, fotografi, buyer, allestitori) impegnate nelle sfilate milanesi. Nella schiera dei contrari al blocco, anche l'assessore regionale alla Qualità dell'ambiente, Massimo Ponzoni, che rilancia la necessità di proseguire sulla strada delle politiche strutturali. "Come strutturato, il provvedimento non ha alcuna utilità", sostiene 'Milano respira', laboratorio civico findato, tra gli altri, dall'ex assessore milanese al Traffico Edoardo Croci, che ai sindaci del Nord aveva proposto il pedaggiamento dei camion più inquinanti alle tangenziali.
"Deviare il traffico dei Tir dalle tangenziali milanesi alla Torino-Piacenza", è il suggerimento di Massimo Garavaglia (Lega Nord), mentre il radicale Silvio Viale è perplesso perché "il blocco capiterà in una domenica con i più bassi livelli di Pm10 degli ultimi mesi". "La restrizione di un diritto dei cittadini non può essere ordinato da un sindaco che in presenza di una ragione superiore, ad esempio per rimediare a un comprovato stato di emergenza al fine di ridurre l'inquinamento atmosferico", obietta Assoedilizia. Applaude invece all'iniziativa il presidente del Wwf, Stefano Leoni, secondo cui "é bene che le istituzioni stringano un patto con i cittadini per ridurre negli altri 364 giorni drasticamente l'uso delle auto private in città". (ANSA)
|