ROMA - ''Lo smog fa molti piu' morti dell'influenza, e' una grande emergenza sanitaria per un Paese come il nostro dove ci si sposta quasi soltanto in automobile. Finalmente molti sindaci del nord sembrano accorgersene, e il blocco del 28 se non altro servira' ad accendere i riflettori sul problema''. A dirlo e' Roberto della Seta (Pd) della commissione ambiente del Senato. ''Dell'epidemia-smog si accorgono un po' tutti tranne uno: il sindaco di Roma Alemanno, che da quando governa la capitale ha compiuto scelte che incoraggiano ulteriormente l'uso dell'auto, a cominciare dal via libera a 'sosta selvaggia', ha ridotto le zone a traffico limitato, e che adesso fa lo struzzo e resta a guardare'', aggiunge il senatore. ''In base ai dati del 2009 - ricorda Della Seta - a Roma come in molte citta' italiane i giorni in cui le polveri sottili hanno superato i livelli di sicurezza sono stati molto di piu' di quelli consentiti. Malgrado per la sua posizione la capitale sia meno esposta delle citta' padane ai rischi di ristagno dell'inquinamento, i livelli romani di smog sono gli stessi di molte citta' grandi e piccole del nord. Occorrerebbe una strategia coerente per affrontare le cause dell'inquinamento, prima fra tutte il traffico privato, e occorrerebbe almeno non smantellare le scelte positive compiute nel passato, come il sistema della sosta a pagamento e l'estensione delle zone a traffico limitato anche di sera e anche fuori dal centro. Occorrerebbe insomma un sindaco che non fa finta di niente, che non si volta dall'altra parte''. (ANSA)
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