E' passata da due giorni la data del 15 febbraio, termine ultimo per l'approvazione del decreto legislativo che individua i criteri per l'individuazione dei siti idonei per realizzare gli impianti nucleari che il governo vuole per il nostro paese.
La delega nucleare al Governo prevista dalla Legge 99/2009 del 23 luglio "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", pubblicata sulla Gu del 1° agosto 2009, in vigore dal 15 agosto successivo, dice infatti che «il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonchè dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi e per la definizione delle misure compensative da corrispondere e da realizzare in favore delle popolazioni interessate. (...)Con i medesimi decreti sono altresì stabiliti le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti di cui al primo periodo».
Il decreto nello specifico è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 10 febbraio scorso e vi è stata apposta la firma del presidente della repubblica, ma ancora non vi è traccia sulla Gazzetta ufficiale. Quando invece la legge delega parla espressamente di sei mesi di tempo che scadevano appunto il 15 febbraio, dal momento che essa è in vigore dal 15 agosto 2009.
Viene da chiedersi dunque se quel decreto abbia ancora validità o se per superamento dei tempi debba ritenersi decaduta la stessa legge delega.
Sarebbe davvero un bell'autogol.
|