Polveri sottili, inquinamento cancellato d’ufficio

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Sabato, 13 Febbraio 2010

 

San Benedetto del Tronto - A voler fare dell’umorismo un po’ perfido, si potrebbe dire che la soluzione all’inquinamento da polveri sottili è stata finalmente individuata: basta non avere dati.

Dall’inizio dell’anno i valori registrati dalla cabina di monitoraggio della qualità dell’aria di piazza Cerboni sono di fatto spariti: nell’area dedicata sul sito della Provincia, già di suo un po’ nascosta se non si sa esattamente cosa cercare, tutto è fermo al 31 dicembre.

Ma anche il Comune, cui vengono comunicati periodicamente dal servizio di tutela ambientale della Provincia, non ha più ricevuto dati dall’inizio del 2010. Eppure i dati esistono: la cabina funziona e altrettanto regolarmente i suoi rilevamenti arrivano in Provincia. Ad incepparsi è stata la macchina burocratica.

“I dati li abbiamo ma non siamo in grado di trasmetterli perché non possono essere certificati - spiega Giuseppe Serafini, dirigente del servizio di tutela ambientale - la validazione dei dati veniva eseguita da un chimico, che ora lavora per la Provincia di Fermo. Per ovviare stiamo quindi pensando a una convenzione con un altro ente che ci metta a disposizione la validazione dei dati”.

Nel frattempo gennaio e forse anche febbraio andranno in archivio come i mesi dalla qualità dell’aria migliore di sempre in virtù dell’assenza di dati ufficiali, quando in realtà storicamente sono tra i mesi più critici (31 superamenti del valore limite giornaliero nel 2008, solo 9 l’anno scorso ma con oltre due settimane di cabina in manutenzione).

La situazione fa il paio con quanto accaduto nel 2009: primo anno in cui San Benedetto non ha oltrepassato la soglia dei 35 giorni di superamenti ma con quasi tre mesi senza dati, in quel caso per la manutenzione della centralina. (corriereadriatico.it)

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