Iperattività, disturbi dell'attenzione, obesità, difficoltà di socializzazione, disinteresse per il territorio e per il suo patrimonio ambientale. Sono solo alcune delle conseguenze che il progressivo distacco dall'ambiente naturale da parte delle giovani generazioni sta determinando sullo sviluppo psicofisico di bambini e adolescenti. Un problema di dimensioni "globali", che è insieme sanitario, educativo e culturale e cui è dedicato il progetto "Equilibri naturali".L'iniziativa, promossa in Italia nel 2009 dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si ispira alla campagna americana "No child left inside", nata anch'essa per restituire ai più giovani un sano rapporto con la Natura. Le esperienze fatte in questo campo fino a oggi in Italia e negli USA si confronteranno martedì 9 febbraio, alle 15.30, presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. Obiettivi in comune delle "campagne", la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema del cosiddetto "disturbo da deficit di natura" e la maggiore utilizzazione del territorio dei parchi come "laboratori en plein air", in cui riavvicinare i bambini (e le proprie famiglie) al mondo naturale, attraverso escursioni, lezioni all'aria aperta, "scoperte" ed esperienze memorabili, giochi in libertà e altre attività di gruppo. Al progetto Equilibri Naturali (e quindi alla "coalizione" virtuale dei sostenitori della campagna No Child Left Inside) hanno aderito diverse aree protette in tutta Italia: i Parchi nazionali delle Dolomiti Bellunesi e del Circeo, l'Area Marina Protetta del Plemmirio, il Parco regionale del Po torinese, il Parco Urbano dell'Irno, l'ARPA Sicilia, l'Agenzia Parchi del Lazio. Il coordinamento operativo del progetto è garantito dall'AIDAP-Unione per i Parchi e la Natura d'Italia (l'Associazione dei direttori e funzionari delle aree naturali protette) e si propone oggi comeun'importante campagna nazionale di sensibilizzazione, educazione ambientale e animazione culturale, cui stanno aderendo altri Parchi, Istituzioni e Organizzazioni pubbliche e Associazioni private e che coinvolgerà il mondo della scuola, delle politiche sociali e operatori della salute.
I due progetti si incontreranno a Roma, per confrontarsi, nel corso di una conferenza trasmessa in diretta sul sito dell'Ambasciata USA e sul social network Facebook. I lavori, volti anche a facilitare i futuri scambi di esperienze tra parchi italiani e americani, saranno introdotti dall'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David Thorne. Interverranno inoltreAldo Cosentino, Direttore Generale per la Protezione della Natura del Ministero dell'Ambiente, Massimo Marcaccio, Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Benedetto Fiori, Commissario straordinario del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, psicologi della ASL di Latina impegnati nella sperimentazione nel Parco Nazionale del Circeo e Maurilio Cipparone, portavoce di "Unione per i Parchi e la Natura d'Italia" e coordinatore del progetto. Dagli Stati Uniti sono previsti, in videoconferenza, interventi di George McDonald, responsabile dei programmi per giovani del National Park Service (NPS), Gina McCarthy dell'Agenzia americana per la Protezione dell'Ambiente (EPA) eSheridan Steele, direttore del Parco Nazionale Acadia, nel Maine.
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