San Benedetto del Tronto - Sulle piantine di San Benedetto compariva proprio in centro: via Castelfidardo, piccola storica via del vecchio incasato, traversa di viale Secondo Moretti. Ma se ne erano perse le tracce. Ricordo la sua classica targa di travertino: bella, solida, austera, caratteri incisi a scalpello. Altro che le ridicole “paline” di ferro delle vie di oggi, coi nomi incollati [e in minuscolo, anche i nomi propri!].
Ma anch’io da anni non avevo più incontrato né la targa né la via.
Pare però che qualcuno recentemente l’avesse vista (la targa). Dentro un gazebo, mica su una strada. Sopra al tavolo di testa del pregiato bar del “salotto buono”, sull’ex muro divenuto parete architettonicamente pasticciata (decori all’amatriciana, lampioncini cimiteriali, mattonelle scure con figurine ascetiche su stipiti di finestre murate…), seminascosta in alto, incastrata tra la tenda marron para-cacche di piccione e la sua struttura portante inclinata. Sì, proprio il rettangolo di travertino “Via Castelfidardo”. Probabilmente un’imitazione, una riproduzione. [Pur’io c’ho a casa due vie blu di Parigi, Rue Dauphine e Rue Saint-Jacques, comprate decenni fa a pochi franchi nel mercatino dietro Pont Saint-Louis…]
Chissà se Sciarra questa targa se l’era fatta fare dal marmista del paese alto, o se l’aveva scovata a L’Antico e Le Palme. Comunque l’aveva piazzata orgogliosamente nel suo bar. Ricordo di un tempo. Grande cuore, no? Chi l’aveva notata dice che era pure ben fatta, sembrava proprio quella vera, perfino invecchiata. Un’imitazione a regola d’arte: sai, a L’Antico e Le Palme…
Erano davvero ben arredati, ‘sti gazebo! Se Sciarra s’era astutamente procurato la targa “Via Castelfidardo”, i suoi colleghi non avevano certo badato a spese. Come quello che aveva fatto confezionare i cuscini su misura per il muro che non era suo. Invece di premiarlo…
Adesso, con l’odioso blitz, i gazebo del centro non ci sono più.
Fatti smontare di corsa. Con questo Comune non si scherza, ricordate le ruspe contro gli chalet?
“C’è un mortorio”, dicono: cittadini che sguazzano in spazi troppo grandi per loro; commercianti che si truccano da sorpresi-e-sdegnati per la foto sui giornali; piccioni che persa la bussola in volo prendono male le curve…
Ma ecco il prodigio: in contemporanea ricompare la targa “Via Castelfidardo” sul muro! Come se targa e strada ci fossero da prima del bar....
Da commuoversi, per la viuzza desaparecida ricomparsa dopo anni di assenza e di oblio, con lo stesso nome, con la sua vecchia identità… Che sia stata sempre lì ?
Ma va… Comunque non importa. Adesso Via Castelfidardo c’è, è ritornata…
(Pier Giorgio Camaioni)
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