SYDNEY - Le piogge torrenziali che da settimane di abbattono sul nordest dell'Australia hanno causato le più gravi inondazioni in 50 anni negli stati del Queensland, dove circa 1.000 persone sono state evacuate, e nel Nuovo Galles del Sud. Numerose cittadine sono sommerse dalle acque e dichiarate zone di catastrofe naturale.
Oltre dieci fiumi in ciascuno dei due stati sono straripati, e secondo le previsioni i livelli continueranno a salire nei prossimi giorni. Si calcola che i danni ammonteranno fino a un miliardo di dollari australiani (oltre 700 milioni di euro), con perdite massicce ai raccolti di cotone e semi di girasole, colpendo un settore che già soffriva gli effetti di una lunga siccità. La capitale del Queensland, Brisbane, ha registrato il dicembre più piovoso in oltre 150 anni. L'area è stata anche colpita lo scorso weekend dal ciclone Tasha che ha portato altre forti precipitazioni. Lunghe code di veicoli si sono formate fuori dei centri isolati e la polizia arresta le persone che debbono essere tratte in salvo dopo aver guidato in aree alluvionate. (ANSA)
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