Le autorità dell'Ecuador hanno iniziato a far evacuare alcuni centri abitati situati sulle pendici del Tungurahua a causa di un minaccioso intensificarsi dell'attività eruttiva del vulcano, secondo quando rende noto la BBC online. Dal cratere di quello che gli indios locali chiamano la 'Gola di fuoco' escono lapilli incandescenti, fumo e cenere e da ieri mattina l'Istituto nazionale di geofisica ha registrato anche un'aumento dell'attività sismica. Per questo le autorità hanno proclamato l'allarme rosso per tutte le località situate in un raggio di otto chilometri dal vulcano, che si trova a 135 chilometri a sud della capitale Quito. Sui villaggi di Pondoa e Patate, sulle pendici del Tungurahua, per tutta la mattinata di ieri è piovuta cenere. Altri centri minacciati sono la cittadina turistica di Banos, anch'essa interessata alle evacuazioni, Cusua, Juibe Chico e Bilbao. Il Tungurahua, alto 5.029 metri, è in eruzione dal 1999 ed ha picchi di attività saltuari ma pericolosi. Nel 2006 a causa di una forte eruzione sei persone rimasero uccise. (ANSA)
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