IL SILENZIO è un gas

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Sabato, 4 Dicembre 2010

 

[ Mega stoccaggio di gas metano all’Agraria di San Benedetto]

Quatti quatti, sotto i nostri piedi (3 km sotto i nostri piedi) metteranno un serbatoietto di gas metano da 500 milioni di metricubi. Qua, all’Agraria di Porto d’Ascoli. Dicono: il buco c’è già da sempre (e una volta del gas ci stava pure), conviene approfittarne, togliendo prima l’acqua ovvio, magari quella è pure minerale, si potrà imbottigliare… venderla… un sacco di soldi…

Dicono: si tratta di interesse nazionale, quindi zitti e mosca. Allo stesso modo, allora (per noi ignoranti) potrebbero riempire ‘sto buco coi rifiuti di Napoli e di tutta la Campania, con le scorie nucleari di tutta Europa, o con altro. Hai voglia, una caverna di 500 milioni di metri cubi verso il centro della Terra, neanche te l’ immagini. Tranquilli. Dicono: ehm… che ci volessero fare un grande serbatoio di gas, in giro un po’ si sapeva, da qualche anno, da qualche mese… Ovvio, forse lo sapevano i nostri politici, come pure gli amministratori, come pure alcuni giornalisti (che… vagamente… sì… qualcosa scrissero… ma dando la notiziola con la stesso rilievo del transito di una cometa fra diecimila anni al largo di Plutone). Il fatto è che lo sapevano per bene davvero, certamente almeno da luglio, almeno da agosto, almeno da settembre, almeno da quella riunione parecchio allargata in Ancona dove evidentemente tutti hanno condiviso e deciso. Da quella data scattavano 60 giorni di tempo per rilievi e obiezioni. Vuol dire che rilievi obiezioni e richieste (per carità, senza andar contro l’interesse nazionale) si potevano fare, si aspettavano. Ma i 60 giorni sono scaduti senza che nessuno fiatasse, perché nessun’altro sapeva. Mo’ i giornali fanno scoppiare la notizia, quando è sicuro che non serve a niente. Gas sarà. Il silenzio a orologeria di tutti ha funzionato.

Sindacogaspari (che è un galantuomo) adesso fuori tempo massimo dice che farà un’assemblea, di assemblee lui è specialista. Relativamente galantuomo, si capisce, monoculo in terra caecorum, se gli altri suoi compari neanche questo han detto. Ma cosa serve partecipare ad una decisione già presa?

Insomma ci ritroviamo un’altra Grande Opera, anche questa “dono” di qualcuno. Vuol dire che ci vogliono bene, che siamo predisposti e fortunati. Dovremmo essere contenti, almeno per il fatto che non rimarremo mai senza gas, né mai cadremo in riserva. Da Porto d’Ascoli, ma anche da Monteprandone, da San Benedetto come da Grottammare, basterà allungare un tubo e succhiare. Qualcuno bravo potrebbe farlo anche di nascosto, una goccia rubata al mare. Converrà sbrigarci a mettere tutte le nostre macchine a metano-che-ti-dà-una-mano. Fioriranno i distributori, oggi rari. Energia a pacchi: non ci serviranno nè pale eoliche nè pannelli solari, saranno salve le colline. Quanta ricchezza. Quanta felicità sotto casa.

Alla fine diciamolo: meno male che non ci han detto niente, meno male che per non impressionarci sono stati zitti tutti insieme. Certo staremo sicurissimi con 500 milioni di metricubi di carburante sotto al culo. Né, ci garantiscono Gaz France-Acea e Gaz Plus, si sentirà mai puzza di gas. Quella che eventualmente avvertiremo, che comunque già la sentiamo, gli rassomiglia soltanto. E’ del silenzio a orologeria, un gassettino anche quello. In Italia diffusissimo. Tranquilli, non esplode. (Pier Giorgio Camaioni)

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