MILANO - È stato scoperto un batterio «alieno» che si nutre di arsenico. Alieno non nel senso che proviene dallo spazio, ma che basa il suo metabolismo non su ossigeno, idrogeno, azoto, fosforo, carbonio e zolfo come tutti gli altri esseri viventi di questo pianeta, ma su un elemento che è velenoso per la vita nel suo complesso. Il batterio è il ceppo GFAJ-1 della famiglia Halomonadaceae della classe Gamma Proteobacteria che vive sui fondali del Mono Lake, un lago in California ai confine del Parco Yosemite, noto per le sue acque estremamente alcaline (pH 10) che contengono alte percentuali di arsenico e sali che si depositano formando affascinanti concrezioni di travertino che localmente sono chiamati tufi, anche se geologicamente non lo sono.
MODIFICATO - Il batterio è stato modificato in un laboratorio dell'Istituto di astrobiologia della Arizona State University ordinato da Felisa Wolfe-Simon, grazie a una ricerca finanziata dalla Nasa e pubblicata giovedì su Science. Ora la vita del batterio dipende completamente da un veleno come l'arsenico. L'esistenza di un simile microrganismo è la dimostrazione che la vita può esistere in forme molto diverse da quelle che conosciamo: un dato del quale non potranno non tenere conto tutti i programmi spaziali impegnati nella ricerca di esseri viventi in altri pianeti. «La grande novità è che l'arsenico è utililzzato come blocco di costruzione per un organismo», ha sottolineato il professor Ariel Anbar, co-autore dello studio. I ricercatori hanno coltivato in laboratorio alcuni batteri rinvenuti nel fango del Mono Lake con alti livelli di arsenico. Un po' per volta i biologi hanno aumentato la quantità di arsenico nel terreno di coltura dei batteri, fino a rendere i microrganismi completamente dipendenti da quell'elemento. Che i batteri siano riusciti a sopravvivere è stata una sorpresa per gli stessi ricercatori. I batteri del ceppo GFAJ-1 sono oggi l'unica forma di vita finora nota nella quale una sostanza tossica come l'arsenico sostituisce completamente il fosfato, indispensabile alle funzioni vitali di tutte le forme di vita conosciute. Il fosfato è infatti alla base delle molecole di tutte le cellule. (corriere.it)
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