[ Grottammare, ripascimento Tesino sud: lite in famiglia ]
Com’era prevedibile,
i dissennati ripascimenti di Grottammare a sud di Tesì
non hanno portato benefici come e dove si voleva. Senza che ci siano state mareggiate intense e prolungate, ne sono bastate un paio “leggere” aiutate dalle maree (calamità anche quelle?) per riposizionare la linea di costa quasi dov’era prima, nonostante il vano riporto di decine di migliaia di metricubi di sabbie nere (“1 milione e 400 mila euro buttati a mare”, soldi nostri). Rimane una spianatella grigia a sud, dove per ora non interessa a nessuno.
Eppure sindacomerli e certa stampa fino a un mese fa cantavano vittoria. Sicchè, dietro l’evidenza dei fatti il fronte pare ora incrinarsi: il Messaggero, 30 novembre, a pagina 52 spende ben 7 colonne e 2 foto per denunciare abbastanza apertamente quello che si rivela un
titanico fallimento.
Calma: nessuno ammetterà errori, il costume nazional-marchigiano non contempla l’autocritica. Anzi, lo
scaricabarile (a palate di sabbia e altro) è iniziato.
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La Regione: “E’ tutta colpa della società appaltatrice Arenaria
che non ha completato il ripascimento, mancano 20 mila metricubi di sabbia”. Come facciano i conti è un mistero, senza bolle di carico e scarico potrebbe aver ragione chiunque. D’altra parte lo disse lo stesso
Marzialetti [“Faccia a Faccia” Mariani-Marzialetti, 26.11.’09, in Confesercenti]:
nun serve contà adesso, se vede alla fine, pe’ ddifferenza, che cce vo’. Potenza del linguaggio. Mica immaginava che la sabbia poteva svignarsela, pur avendole ordinato di non muoversi.
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Filippo Olivieri (cons. comunale, assessore provinciale, padrone dell’hotel “Parco dei Principi” dove in un ispirato convegno furono decisi con entusiasmo e spirito umanitario - mica interessi privati - operazioni e tempi del ripascimento):
“E’ colpa della Regione che continua a fare di testa sua”, mentre lui - provetto ingegnere idraulico? - l’aveva detto che davanti al suo albergo occorreva un lungo molo continuo tra il “pennello” di Tesì e le scogliere, oltre a molta più sabbia. Attenti, eh, che adesso
è stufo.
- Sindacomerli, prima blandamente perplesso e impotente ma poi entusiasta perché la Città si ritrovava quasi in regalo decine e decine di metri di spiaggia nuova e pure d’un bel colore proprio come quella di Ustica - nonostante le
cassandre e le “strumentalizzazioni politiche”
- pronti per i nuovi promessi insediamenti turistico-balneari:
sarà colpa del Messaggero. (sic)
- Perazzoli (cons. regionale, ex un sacco di cose oltre che ex segretario regionale Confesercenti, padrino del ripascimento-alla-Marzialetti): essù non fate un “ can can ”(sic), in fondo mica è successo niente, non è morto nessuno,
sarà colpa della calamità (lui se n’intende). Non può certo prendersela troppo con la Regione, né col fido Marzialetti che adesso gli sta progettando le scogliere alte alte come vuole lui - dove vuole lui - per chi vuole lui.
Comunque farà arrivare altra sabbia.
Insomma si comincia a cercare i “colpevoli”in casa, mentre per ora solo il Messaggero osa riferire (tardivamente e sorprendentemente) un po’di verità. Altri aspettano, o ignorano la questione, o gli si sono inceppate le veline e sono ancora fermi agli elogi. Qualche giornalista s’era preso pure la briga di fare misurazioni a vanvera pur di decretare per primo il successo del ripascimento. Chissà quali istruzioni riceverà adesso.
Bah,
si darà la colpa al mare bastardo. A Grottammare ci potrebbe essere però un’urgente convocazione dell’ennesima “assemblea di partecipazione” (come al solito, tanto non viene nessuno) nella quale sindacomerli, facendo finta d’ascoltare i fidi quattrogatti, potrebbe inventarsi - chessò - la Grande Opera di una diga di 4 chilometri… by Marzialetti, si capisce. ZAC. Così basta scaricabarili. (Pier Giorgio Camaioni)
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