Ascoli Piceno - Ad un anno dalla tragedia che ha cambiato per sempre il volto dell’Aquila e la vita di migliaia di persone è il momento del ricordo. Dodici mesi sono passati dal terremoto che ha sconvolto un’intera comunità, causando 308 vittime all’Aquila e paesi limitrofi: sono numerose le iniziative promosse per non dimenticare la tragedia.
Per oggi l’Amministrazione comunale del capoluogo ha proclamato il lutto cittadino. Lunedì dell’Angelo, dai paesi del circondario sono partite quattro staffette per raggiungere piazza Duomo dove, alle 21.30, è iniziato un Consiglio comunale straordinario.
Nell’ombra, però, senza telecamere a riprenderli e senza sfilate di politici, c’è qualcuno che ha sempre continuato a lavorare per far tornare alla normalità gli abitanti del capoluogo abruzzese e dei tanti centri sventrati dal terremoto del 6 aprile di un anno fa. Tra questi, anche una sezione di vigili del fuoco della caserma di Ascoli che, durante questo anno, a turno, sono rimasti a fianco di una popolazione ferita alla quale è stato negato un futuro normale. Alla quale è stato richiesto di ripensare un’intera vita, dall’inizio alla fine.
Proprio due giorni fa, dall’Aquila è tornato Maurizio Di Stefano che, insieme ad altri colleghi, si è occupato, oltre che dell’ordinaria amministrazione, cioè di tutti quegli interventi che quotidianamente sono necessari nel capoluogo, anche della messa in sicurezza di uno di quei tanti tesori dell’arte lesionati dal sisma, l’eremo di Santa Maria in Pagliara, di Isola Gran Sasso, in provincia di Teramo.
"Una volta resa stabile la struttura - spiega Di Stefano - sarà possibile iniziare i lavori per la restaurazione, ovviamente se ci saranno i fondi necessari. Per quanto riguarda L’Aquila, invece, la situazione si può dire sia tornata alla normalità, per quanto possibile in una città che ha perso il suo cuore, il suo fulcro vitale. Ancora siamo alle prese con la rimozione delle macerie in alcune zone del centro storico, riaperto solo in maniera parziale. Spesso accompagniamo chi ora vive nelle abitazioni di recente costruzione a recuperare mobili nelle case distrutte del centro o tecnici per i sopralluoghi. Ora, all’Aquila, la vita scorre nel centro commerciale. Malgrado questo, la gente all’apparenza è serena".
Molte sono le iniziative culturali organizzate per allietare la vita quotidiana degli aquilani che, se hanno trovato sollievo nelle nuove case costruite dal Governo, certo sentono la mancanza della vita di prima nella città. Per oggi, in piazza Duomo, è stata organizzata una cerimonia commemorativa, che vedrà la partecipazione di diverse squadre di vigili del fuoco provenienti da tutt’Italia. (ilrestodel carlino.it)
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