ROMA - Una foto scattata dalla Nasa mostra 368 focolai di incendio sul territorio russo. Lo riferisce Cnn online citando le agenzie di Stato russe. Dall'immagine, pubblicata da Cnn, si intravede chiaramente la densa coltre di fumo che attanaglia da ovest ad est le sterminate distese del Paese. Drammatica la situazione a Mosca secondo gli esperti: il livello di monossido di carbonio è di sei volte superiore al massimo consentito. Inoltre, l'aria della capitale è inquinata da altre sostanze tossiche sprigionate dagli incendi.
DA OGGI IN VIGORE EMBARGO SU EXPORT GRANO - E' entrato in vigore oggi l'embargo sull'esportazione di grano dalla Russia, terzo esportatore mondiale, devastato da settimane di vasti incendi e da una calura senza precedenti che si stima abbiano fatto andare in fumo almeno un quarto dei raccolti.
Il provvedimento, firmato il 5 agosto dal premier, Vladimir Putin, mirato a evitare un'impennata dei prezzi sul mercato interno, restera' in vigore fino al 31 dicembre e potra' essere ulteriormente esteso temporalmente se lo richiedera' lo stato dei raccolti.
Lo stato d'emergenza per siccita' e incendi e' stato esteso a 27 regioni agricole della Russia, che dai 97 milioni di tonnellate di grano raccolto nel 2009 e' stata costretta a rivedere le stime di quest'anno a 60-65 di tonnellate. Il consumo interno medio e' di circa 78 milioni di tonnellate, anche se il Paese puo' contare anche su una riserva di 9,5 milioni di tonnellate e su 21 milioni di tonnellate eccedenti dal raccolto dello scorso anno.
Nel 2009 sono state esportati 21,4 milioni di tonnellate di grano russo. L'embargo, nelle intenzioni del governo, dovrebbe avere l'effetto di calmierare i prezzi sul mercato interno russo: ''Occorre impedire l'inflazione dei prezzi interni - disse Putin all'atto di firmare il decreto - e allo stesso tempo salvaguardare il bestiame russo'', evitando l'abbattimento per mancanza di mangime. (ANSA)
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