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Cortesi consiglieri,
esprimiamo la nostra preoccupazione e il nostro allarme per l’approvazione e la futura attuazione della delibera di indirizzo n.113/09 (c.d. megavariante), he potrebbe consentire la realizzazione di interventi di edilizia privata per 300.000 metri cubi, corrispondente a seconda delle stime alla costruzione di 800-1200 nuovi appartamenti, senza considerare anche l’impatto dell’edilizia pubblica conseguente a tale intervento.
Con questo atto il consiglio comunale ha rinunciato a programmare lo sviluppo della città, rimettendolo sostanzialmente nelle mani dell’iniziativa di alcuni proprietari e imprese private. Il consiglio comunale in questo modo è venuto meno al suo ruolo istituzionale, di organo deputato alle decisioni sulle linee di sviluppo futuro della città e di definizione della sua identità e dei livelli di qualità della vita dei suoi abitanti.
Non mettiamo in discussione la possibilità che soggetti privati possano concorrere allo sviluppo e qualificazione della città, ma questo deve avvenire nel quadro di un progetto democraticamente e ampiamente discusso, che trovi concretizzazione e certificazione tramite un Piano Regolatore Generale, unico strumento in grado di valutare e regolare la molteplicità e complessità dei problemi della nostra comunità, avendo come obiettivo unico ed esclusivo la lità della vita dei cittadini.
Oltretutto il programma elettorale sul quale avete chiesto il consenso ai nostri concittadini prevedeva esplicitamente : “la adozione di un nuovo Piano Regolatore Generale e il superamento di strumenti sistematici di intervento parziale o compartimentale…..tutti gli strumenti urgenti di trasformazione urbanistica contrattata quali Project Financing, accordi di programma, ecc. …non possono essere sostitutivi di una programmazione complessiva e generale del territorio, e saranno utilizzati solo nei casi in cui vi sia una reale e ben quantificabile convenienza per la parte pubblica, e comunque saranno sottoposti al vaglio degli organismi di partecipazione”.
Vi chiediamo di assumervi le Vostre responsabilità di fronte agli elettori ed alla cittadinanza tutta, di tornare indietro e di ritirare un progetto che per le sue caratteristiche inciderà in maniera irreversibile sulla struttura e identità della nostra città e sulla vita, non solo della presente, ma anche delle future generazioni. (COMITATO PRG a CRESCITA ZERO)
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