La maggior parte dei delta dei maggiori fiumi del mondo stanno 'affondando' per colpa delle attivita' umane, aumentando del 50% le aree minacciate dal rischio di inondazioni e da tempeste marine. Lo afferma un nuovo studio condotto dall'Universita' del Colorado pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. Gia' nel 2007 la Commissione intergovernativa sul cambiamento climatico (Ipcc) - ricorda Science Daily dandone notizia - aveva avvertito dei rischi derivanti per le zone dei delta dall'innalzamento del livello dei mari. Il nuovo studio afferma ora come altre attivita' umane stiano provocando un abbassamento significativo delle zone prossime ai delta dei maggiori fiumi, come Nilo, Colorado, Rodano e Yangtse, dove vivono complessivamente circa mezzo miliardo di persone. Sotto accusa le dighe, la deviazione dei corsi d'acqua e il loro incanalamento che bloccano a monte i detriti che altrimenti ricostituirebbero le zone costiere e ne contrasterebbero l'erosione, ma anche il prelievo di acqua e gas dalle falde. Lo studio - condotto con l'ausilio delle immagini prese dai satelliti delle missione topografica della Nasa Srtm (Shuttle Radar Topography Mission)- conclude ricordando come 24 dei 33 maggiori delta al mondo stanno 'affondando' e che di questi l'85% ha subito negli ultimi anni gravi inondazioni. (ansa)
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