Ancona - E' morto a 56 anni, stroncato da un infarto, lo speleologo Maurizio Montalbini, noto per i suoi esperimenti in isolamento spazio-temporale in grotta. La sua vita è finita in un bar nella frazione Pie' di Casavecchia di Pieve Torina, in provincia di Macerata. Montalbini era nato nato a Senigallia il 4 settembre 1953.
Una delle sue ultime imprese più celebri era stata nel 2007 all’interno della Grotta fredda di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), dove aveva condotto studi sull’inconnia e lo stress. Ne era uscito dopo 235 giorni, dimagrito di 21 chili.
A partire dal 1986, in collaborazione con ricercatori della Nasa, dell’ex Urss, di università italiane ma anche del Texas e del Minnesota, cominciò a occuparsi di esperimenti sotterranei in isolamento spazio-temporale: nelle Grotte di Frasassi, nella sua terra d'origine, e in quelle di Carlsbad, New Mexico, e ancora nelle Marche, ad Acquasanta Terme.
Nel 1988 diresse, per conto della Rai, una spedizione speleo-antropologica nelle Isole dei Caraibi e in America centro-meridionale. Nel 1990, impegnato in una simulazione di naufragio in Adriatico divenuta tragica realtà, si salvò in extremis.
Il 1991 fu l'anno della Missione 'Pelagos 1': 48 giorni su una zattera di salvataggio, per lo studio di tecniche e comportamenti utili in caso di naufragio e per la sperimentazione di attrezzature satellitari di rilevamento. L'anno seguente rimase in isolamento spazio-temporale per 366 giorni nella Grotta di Nerone, sul Monte Nerone, nel Comune di Piobbico (Pesaro), inaugurando l’attività della base spaziale sperimentale Underlab.
Nel '96 restò per 60 giorni nella Base Underlab, nelle Grotte di Frasassi, insieme a Cristina Lanzoni, fornendo così i parametri di base per le successive missioni di gruppo. Esperimento bissato l’anno dopo con Luigi Mazzi, e durato 165 giorni, sempre in totale isolamento spazio-temporale, totalizzando così due anni e otto mesi (962 giorni) di vita nel mondo sotterraneo. (ilrestodelcarlino.it)
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