Che fine fa la spazzatura, lo svela il microchip

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Giovedě, 17 Settembre 2009

 

NEW YORK - Dove finiscono tutta la plastica,la carta, il vetro e l'alluminio che ogni giorno diligentemente vengono differenziate ? La domanda fatidica attanagliava anche i ricercatori del Mit, l'universita' delle 'teste d'uovo' di Cambridge in Massachusetts, che per i prossimi tre mesi a Seattle seguiranno il percorso della spazzatura con uno speciale microchip. L'esperimento pilota e' stato messo a punto nel laboratorio SENSEable City diretto dall'italiano Carlo Ratti. Seattle e' stata scelta in quanto capitale del riciclaggio negli Stati Uniti. Tremila tra bottiglie di plastica, confezioni usate di gelato, lattine di bibite, lampadine fulminate, riviste e giornali sono stati fotografati, etichettati con microchip e il loro percorso poi seguito passo passo lungo la rete di eliminazione dei rifiuti. I ricercatori mostreranno 'dal vivo' il cammino della spazzatura sia online che in due mostre: una da oggi alla Architectural League of New York, che due settimane fa e' entrata a far parte del progetto quando ha traslocato la sede da Midtown a Soho, l'altra sabato alla Seattle Public Library. Obiettivo della ricerca e' di ricostruire il tragitto misterioso, spesso inefficiente, della spazzatura fatto di camion di raccolta, lunghi spostamenti, siti di stoccaggio. L'idea - ha spiegato Ratti - e' di dare alla gente un senso concreto dell'impatto di ogni singola persona sull'ambiente in un modo che puo' portare a cambiare abitudini: ''Se vedi che una bottiglia di plastica va a finire a pochi chilometri da casa in una discarica, puoi decidere che d'ora in poi berrai acqua del rubinetto'', ha detto lo scienziato al New York Times. Il progetto si basa su chip resistenti ai liquidi e a fortissime pressioni (come quelle dei compattatori da discarica), in grado di coordinarsi coi ripetitori della rete cellulare per determinare la posizione e di trasmettere segnali per circa due mesi. Il Mit li ha gia' sperimentati per rilevare i flussi del trasporto pubblico a Roma e il traffico dei frequentatori delle discoteche di Copenhagen. Il progetto per il tracciamento della spazzatura costa circa 300 mila dollari finanziati da Waste Management Inc, una societa' che gestisce discariche e centri di riciclaggio in tutta America. (ANSA)

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