«La cassa di colmata risponde a tutti i crismi possibili e immaginabili e per noi rappresenta un'opportunità straordinaria». Parole del sindaco Giovanni Gaspari pronunciate nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell'assessore regionale ai Lavori Pubblici Gianluca Carrabs e dell'assessore comunale all'Ambiente Paolo Canducci.
Il primo cittadino la definisce "un'opportunità straordinaria" perché, a costo zero per la cittadinanza sambenedettese, non solo verranno poste le basi per il terzo braccio del porto, ma verrà anche abbattuto il muro, alto diversi metri, che attualmente percorre gran parte del molo nord. Un'operazione che migliorerà la visuale dell'intera banchina, allargandone gli orizzonti verso Grottammare, Cupra Marittima ed oltre.
Bloccare i lavori al molo? Per Gaspari questa ipotesi non esiste, anzi: «Spero in un ampliamento dell'opera», puntualizza il sindaco.
L'assessore Canducci sottolinea che il porto di San Benedetto è una struttura di valenza nazionale, per questo risponde ad una rete di enti e di autorità ben superiori al Comune. «Nell'ambito nelle nostre competenze abbiamo fatto tutto il possibile», continua ancora l'esponente dei Verdi, assicurando che l'Amministrazione sambenedettese ha "puntato i piedi", richiedendo maggiori garanzie in fatto di sicurezza e di rispetto ambientale. Richieste che sono state accolte dalla Regione Marche e dal Genio Civile Opere Marittime, tanto che l'opera ha subito un aumento dei costi di realizzazioni di circa 400mila euro rispetto alla spesa pensata inizialmente.
Canducci poi tira le orecchie alle associazioni di categoria ed ai cittadini che in questi giorni si stanno attivando contro la realizzazione della cassa di colmata: «Stanno causando un procurato allarme del quale si assumeranno le responsabilità». Secondo Canducci chi ha sollevato questo polverone lo ha fatto con un unico scopo: attaccare l'Amministrazione Comunale.
Quasi a dimostrare che non c'è nulla da temere dalle casse di colmata, l'assessore regionale Carrabs informa che i Comuni di Civitanova, Fano e Pesaro hanno dato la loro disponibilità per ospitare opere del genere e sottolinea la lungimiranza di San Benedetto: «siete stati i primi ad intuire l'importanza di questo sistema».
I dubbi sulla sicurezza e sulla salubrità della sabbia, stando alle parole dei tre amministratori, non hanno alcun senso. Pochi giorni fa, viste le incognite di molti cittadini, i tecnici dell'Arpam hanno ripetuto le analisi sui sedimenti presenti nella cassa. I risultati sono stati vagliati anche dalla Capitaneria di Porto e tutti hanno dichiarato che non ci sono problemi. «Per questo genere di cose le leggi ed i regolamenti sono stringentissimi e non ci sono modi di bypassarli», assicura ancora una volta Carrabs.
Ma gli "scettici" non si fanno convincere. Il Comitato di Salute Pubblica capeggiato da Nazzareno Torquati ha infatti indetto per le ore 11,30 di lunedì 14 settembre un incontro pubblico al molo nord. (Marco Braccetti - ilquotidiano.it)
PS : che strano modo di proteggere il territorio che hanno questi "verdi". L'allora Ministro Pecorario Scanio prima ha modificato la legge in questione rendendola più permissiva e oggi i suoi rappresentanti politici ci dicono che "i regolamenti sono stringentissimi e non ci sono modi di bypassarli". Questa è una storia che non finirà con un mandato politico e coloro che stanno decidendo saranno i responsabili delle conseguenze che nel tempo mostreranno i limiti delle attuali affermazioni. (Riego Gambini)
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