San Benedetto del Tronto - “Le sostanze inquinanti, presenti nella sabbia della cassa di colmata, sono compatibili con l’utilizzo a cui sono destinate”. Parole che vengono riportate sulla relazione stilata dalla Regione e redatta sulla base delle analisi dell’Arpam. Ed è con tale documento che risponde l’amministrazione comunale alle accuse rivoltegli da coloro che sostengono che la rena portata da Senigallia sia inquinata.
L’assessore Settimio Capriotti ha illustrato il percorso iniziato alla fine dello scorso anno, nel novembre del 2008 quando l’assessore regionale all’ambiente Gianluca Carrabs informò il Comune di San Benedetto della necessità di ospitare la sabbia proveniente da Senigallia, a seguire ad aprile di quest’anno il dirigente Vincenzo Marzialetti firmò il decreto con il quale si inviava la sabbia di Senigallia in Riviera fino alla Conferenza dei servizi del maggio scorso dove il Comune ricevette garanzie sulla qualità ambientale del materiale che sarebbe stato trasportato all’interno della cassa di colmata.
“Voglio rassicurare i cittadini – ha affermato l’assessore alle Politiche del Mare Settimio Capriotti - spiegando come le sostanze presenti in questa rena siano compatibili con l’uso che se ne sta facendo. Inoltre all’interno della cassa sono stati apposti tre strati impermeabili a protezione di quello centrale realizzato in caucciù che non permette la fuoriuscita di sabbia verso il mare”. (corriereadriatico.it)
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