San Benedetto del Tronto - Vasca di colmata ancora al centro delle polemiche. I materiali che si stanno scaricando nella cassa retrostante il porto continuano a rappresentare fonte di preoccupazioni.
Le rassicurazioni fornite dall’assessore Settimio Capriotti che ha affermato che quei materiali sono puliti non hanno convinto Romualdo Fanesi. L’ex comandante di lungo corso ha inviato ad analizzare un campione della sostanza scaricata e non usa mezzi termini nel esternare le proprie paure: “Ma quale sabbia - afferma - quella è melma. Affermare che quegli scarichi rappresentino un punto di partenza per la realizzazione del terzo braccio è pura ipocrisia”.
La paura di Fanesi è che la vasca possa trasformarsi in una sorta di discarica: “E’ proprio in una discarica che dovrebbero trasportare quella melma proveniente da Senigallia - continua - e non certo in una città turistica come San Benedetto”. L’ex comandante quindi lancia un appello alla città: “L’opposizione perché tace e non approfondisce cosa sta succedendo? Come mai nessuno si chiede il perché qui a San Benedetto arrivi tutto quel materiale? Anche il Circolo dei Sambenedettesi è intenzionato a rimanere in silenzio?”.
Il campione prelevato da Fanesi, ad ogni buon conto è stato inviato in analisi e presto saranno disponibili i risultati destinati a fare piena chiarezza su tutta la vicenda. Dal Comune nei giorni scorsi sono comunque giunte rassicurazioni sul fatto che in quella sostanza non ci sarebbe nulla di cui preoccupante. L’assessore alle politiche del mare Settimio Capriotti ha infatti affermato che si tratterebbe solo di sabbia e anche pulita che sarà coibentata e, stando sempre alle parole dell’assessore, rappresenta la base per la creazione del terzo braccio del porto.
Si resta dunque in attesa dei risultati delle analisi. Nel frattempo Fanesi fa un’altra riflessione: “Il Comune fa anche la festa per la ripresa della pesca - commenta -. Farebbero meglio a spiegare per bene e nei dettagli ai pescatori e ai cittadini cosa sta succedendo nella vasca di colmata”. (corriereadriatico.it)
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