SANTIAGO DEL CILE - Gli esemplari di cucciolo di leone marino ritrovati morti dieci giorni fa sulle coste a nord del Cile sono saliti a ''circa un migliaio'', secondo le autorita' ambientali di Santiago. La causa piu' probabile della moria sarebbe la mancanza di cibo, fenomeno che per il momento gli scienziati attribuiscono alla corrente 'El Nino'. Le autorita' hanno precisato di aver trovato finora 497 leoni marini - tutti con meno di sei mesi - 'spiaggiati' nella localita' di Tarapaca', 1860 km a nord della capitale, oltre ad altri 560 esemplari in una spiaggia poco piu' a sud. I dati sono stati diffusi dal Servizio Nazionale di Pesca (Sernapesca). Marcelo Oliva, biologo marino dell'universita' di Antofagasta, ha affermato che ''la carenza di grasso sottocutaneo significa che c'e' stata mancanza di cibo'', probabilmente dovuta al fenomeno meterologico chiamato 'El Nino', che obbliga i leoni a nuotare oltre 100 miglia a largo della costa per trovare il nutrimento quotidiano. La morte dei piccoli, proseguono gli esperti del Sernapesca, sarebbe quindi dovuta all'assenza delle madri che si allontanano in cerca di cibo. Le autorita' cilene hanno convocato una task force che si riunira', a partire da oggi, per cercare di dare una spiegazione scientifica all'accaduto. (ANSA)
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