SYDNEY - Gli squali, che vengono pescati a decine di migliaia in acque australiane, valgono molto piu' da vivi che da morti. Una nuova ricerca citata dal gruppo ambientalista Wwf mostra che i predatori dell'oceano fruttano all'economia australiana una grossa fetta dei dollari turistici, mentre la loro popolazione continua a declinare. Secondo una ricerca dell'universita' James Cook a Townsville la prospettiva di avvistare squali e' una grande attrazione per gli appassionati di nuoto subacqueo. A Cairns e a Port Douglas, presso la Grande barriera corallina nel nordest dell'Australia, fino al 25% della spesa media di un visitatore, circa 825 euro, sono dedicati all'opportunita' di vedere gli squali. Il portavoce di Wwf Australia, Nick Heath, sottolinea che la popolazione di squali in alcune parti della barriera corallina si e' intanto ridotta dal 3 al 12% rispetto alle dimensioni originali. Piu' di 70 mila pescicani vengono pescati ogni anno al largo del nord Queensland, molti entro l'area della Grande barriera corallina. ''Dobbiamo fare di piu' per proteggere questi supremi predatori, se non per il bene dell'ambiente, per il loro valore in dollari. Un avvistamento garantito vale oro per l'industria del turismo''. (ANSA)
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