San Benedetto del Tronto - Un quartiere in rivolta per un'antenna telefonica. Scene già viste se non fosse per il fatto che, in questo caso, ai vari allarmi su campi elettromagnetici e onde nocive per la salute c'è anche quello per la televisione. Proprio così perché oltre al danno dei tanti dubbi sull'elettrosmog, in via Roma e dintorni vale a dire nel cuore del centro cittadino, l'antenna in questione ha portato anche la beffa di una carente ricezione di determinati canali televisivi.
Questo, almeno, è quanto affermano dal quartiere Marina Centro. E lo fanno con cognizione di causa, visto che da quando è stato acceso l'interruttore del moderno pennone la fino ad allora perfetta ricezione di tre o quattro canali del circuito nazionale è andata a farsi benedire. Così, mentre in molti sono ricorsi a parabole e decoder, altri non sono rimasti a guardare ed il comitato di quartiere ha iniziato a lavorare per risolvere la questione. Anche perché, oltre ai disagi televisivi ci sono anche quelli di un commerciante di via Roma che di problemi ne ha avuti anche altri: Da quando è stata collocata l'antenna - afferma - siamo rimasti per diversi giorni isolati con la linea telefonica. Ma da quelle parti, la battaglia contro l'antenna, non la scoprono certo adesso.
Era partita già diverse settimane or sono quando i residenti avevano chiesto in sede di assemblea all'amministrazione comunale di intervenire per bloccare l'installazione della suddetta antenna, adducendo motivi non soltanto legati alla tutela della salute ma riconducibili anche al valore degli immobili, ignari dei problemi che di lì a poco si sarebbero verificati. Altro copione già visto è invece quello che riguarda l'amministrazione comunale. Come sepsso si sente dire di fronte a questi problemi, il Comune ha le mani legate in quanto secondo la legislazione in materia è necessario garantire la copertura per la telefonia mobile su tutto il territorio.
L'assessore all'ambiente Paolo Canducci in corso di assemblea, ha inoltre riferito ai residenti del quartiere che allo stato attuale non esiste un Piano delle Antenne che consenta di stabilire i siti più idonei, ove installare le antenne di telefonia mobile. Ciò che ci meraviglia - afferma il Presidente del Comitato di quartiere Fabrizio Capriotti - è che in tre anni l'amministrazione non sia riuscita a far approvare un piano delle antenne nonostante dal 2008 sia stato stanziato un fondo di 40 mila euro per assolvere a tale incombente. Avevamo chiesto almeno l'effettuazione di controlli sulla staticità dell'antenna, ma a noi non risulta che ciò sia stato fatto. Adesso dobbiamo combattere anche contro questi problemi che riguardano i nostri televisori. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)
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