E' urgente che il ministro Prestigiacomo si attivi per l'emanazione dello schema di regolamento di riordino degli Enti Parco. Il 31 ottobre è l'ultimo giorno utile per salvare le aree protette italiane, ai sensi della legge n.133 del 6 agosto 2008 che prevede la soppressione degli enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore alle 50 unità. «Il provvedimento colpisce la totalità dei parchi italiani - dichiara Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente -, oltre quella data e senza un'azione concreta e tempestiva del ministero il territorio protetto italiano sarà messo definitivamente fuori uso. Urge l'attivazione del regolamento di riordino dei parchi, altrimenti si rischia di far scivolare in una pericolosissima deriva il sistema delle nostre aree protette, insieme al patrimonio di biodiversità, cultura ed economia che questo sistema protegge e promuove».
L'abolizione di quasi tutti gli enti parco non significherebbe naturalmente l'abolizione dei Parchi nazionali, istituiti con un paio di leggi, ma del loro strumento di governo e gestione. Paradossalmente, se il "Taglia Enti" farà il suo corso fino in fondo, resteranno solo i vincoli, fatti osservare dal ministero centralmente attraverso le forze dell'ordine, mentre nessuno riesce a capire che fine faranno i dipendenti dei parchi.
PS: ciò accade quando i parchi in un paese sono ritenuti solo progetti politici (Riego Gambini)
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